venerdì 23 agosto 2019

The OA (Stagione 2 e Cancellazione)

Ho cominciato a vedere The OA con molta curiosità, ma alla fine della Prima Stagione il mio entusiasmo verso questa Serie si era raffreddato parecchio. Una Serie TV molto particolare, che affronta l'argomento post-morte in maniera abbastanza originale. Ecco perché, nonostante tutti i miei dubbi e le mie perplessità dopo la visione della Prima, ho guardato volentieri anche la Seconda. Qui la mia reazione, però, è stata diversa rispetto a quella che ho avuto nella prima parte: l'inizio non mi è piaciuto. 



(SPOILER)




Insomma, relegare l'esperienza post-morte a una sorta di reincarnazione in altri "Io" di altre Dimensioni non mi aveva fatto saltare dalla sedia gridando "WOW!". Ancor di più vedere, poi, la nostra bella protagonista (lo ammetto, mi sono innamorato di Brit Marling dopo aver visto "Another Earth") conscia di questa sua nuova situazione e altri, come Homer, per niente... mah...
Non andava di certo meglio nella dimensione in cui PA (la traduzione in italiano merita una rispolverata della cara, vecchia Rubrica "Lost in Translation") è morta dopo l'attacco dello psicopatico a scuola. Alcune forzature mi hanno anche un po' innervosito. 
Poi è arrivato il Finale di Stagione, che dopo qualche mese si è trasformato in Finale e basta. La Serie infatti non verrà rinnovata per una Terza Stagione. Un gran peccato per i fan della Serie.
O no?
No. Assolutamente. E non lo dico perché reputo The OA una cagata che merita la cancellazione. Lo dico perché credo che la forza di The OA sia proprio la cancellazione della Serie dopo il Finale, quel Finale di Seconda Stagione, che a questo punto potrebbe anche essere considerato una figata.
Ho letto da qualche parte una teoria in cui si pensa che la Terza Stagione sia proprio l'annuncio della sua cancellazione e tutto ciò che ne verrà dopo. E la penso più o meno anch'io alla stessa maniera. E l'ho pensato da subito, dal primo momento in cui Prairie si "risveglia" in un'altra sé in un'altra dimensione, su un Set Cinematografico, e viene chiamata... "Brit". Viene chiamata così da  da Hap, anch'egli "saltato" in quel nuovo sé in quella nuova dimensione. E dopo aver sentito quel "Brit", e provato sinceramente un brivido, ecco che mi aspettavo che il nuovo Hap dicesse quello che avevo pensato, intuito, a quel punto sperato: "Sono Jason Isaacs"
Miglior fine non ci poteva essere a una Serie TV che cominciava a complicarsi e rischiava di ripetersi. 
Ma perché l'importanza di quei nomi? Semplice: perché sono quelli degli attori che interpretano PA e Hap. Il nuovo salto, dunque, i protagonisti lo hanno fatto in questa dimensione, dove Prairie e Hunter sono su un set cinematografico, ovviamente, perché... sono Brit Marling e Jason Isaacs, gli attori protagonisti di The OA. A questo punto, dunque, come continuare la Serie?
Con la cancellazione.
Sì, perché così tutto quadra, tutto si chiude. È questa davvero, in definitiva, la Terza Stagione di The OA. E se proprio volessimo toglierci qualche altra curiosità su Praire o Hap, su ciò che hanno fatto nelle altre dimensioni, su ciò che ne sanno, forse ci basterà chiedere ai due attori, o a quelli che interpretano gli altri protagonisti della storia. Sempre che abbiano già realizzato chi sono stati. E dallo sguardo di Jason... credo si possa già chiedere direttamente a lui.
In definitiva un finale a mio parere perfetto. 2 Stagioni per una delle Serie TV più particolari degli ultimi anni. Un finale, c'è comunque da ammettere, che non tutti hanno potuto cogliere, comprendere e accettare all'istante; per farlo bisognava effettivamente conoscere bene i nomi degli attori.
Per me è stato un finale perfetto, e una cancellazione geniale. In tutte le dimensioni. 
(VOTO: 7,5 - Santa Cancellazione)

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