Un altro film di cui se n'è discusso ovunque, e in ogni salsa, è il "Joker" di Joaquin Phoenix. Uno spettacolo. Non mi esaltavo per un film del genere da tanto, troppo tempo. Tralasciando la fedeltà o meno di questo Joker con il Joker originale, ci troviamo di fronte alla genesi di un personaggio tra i più iconici del Cinema. E amando, e tanto, il Joker di Heath Ledger, non ho avuto alcuna difficoltà, alla fine del film, a eleggere il Joker di Phoenix il mio preferito. A differenza di Ledger, infatti, che nella sua straordinaria e indimenticabile prova si trovava a interpretare un Joker già maturo, già formato, qui Phoenix se l'è dovuto creare. Ed è una creazione che parte dal basso, dalla malattia, dal rifiuto, dalle ingiustizie e dalle incomprensioni. È la rinascita oscura di un uomo già oscuro dentro, per colpa della malattia o della società, o di entrambe le cose. È la nascita di un personaggio che nella sua assurdità e nella sua brutalità non possiamo non amare, tanto da arrivare quasi a esultare in alcune scene di estrema violenza perpetrate dal nostro protagonista. Joker uguale Eroe, dunque? No. Assolutamente. Anche perché forse Joker stesso non vuole esserlo. Joker diventa "eroe popolare" senza volerlo, e va bene così. Del resto già nel Cavaliere Oscuro di Nolan sentiamo il Joker di Ledger spiegare in maniera molto semplice la sua natura da "cattivo": sono un cane che insegue le macchine, e non saprei che farmene se le prendessi. Nessun eroe o antieroe, quindi, ma soltanto un pazzo criminale.
Chiudo spendendo qualche parola per Joaquin Phoenix. Quando, mesi fa, appresi la notizia che a interpretare Joker fosse lui, un po' ci rimasi male. Ma non perché non amassi l'attore; è esattamente il contrario. Sono un grande ammiratore di Phoenix, e il fatto è che quasi mi dispiacque che uno dei miei attori preferiti si imbarcasse in un progetto così difficile. Dopo Ledger (lasciamo perdere Leto, anche per la scarsità del ruolo in generale, nel mediocre Suicide Squad), ritenevo che chiunque si fosse preso carico dell'eredità di quel Joker avrebbe rischiato seriamente di fallire. Per fortuna con Phoenix non è successo. Non solo. Il Joker di Phoenix entra così di diritto nell'olimpo dei personaggi indimenticabili, iconici (come iconica è diventata la scalinata nel Bronx), della storia del Cinema, e la cosa mi fa estremamente piacere. Un grande, grandissimo attore per un grande, grandissimo personaggio. E adesso tifo per l'Oscar...
Nessuno spoiler, in questo post. Andate, correte a vedere il film, perché è certo che una risata ci seppellirà. E finalmente abbiamo scoperto che suono avrà.
(VOTO: 9 - C'è poco da ridere)
Chiudo spendendo qualche parola per Joaquin Phoenix. Quando, mesi fa, appresi la notizia che a interpretare Joker fosse lui, un po' ci rimasi male. Ma non perché non amassi l'attore; è esattamente il contrario. Sono un grande ammiratore di Phoenix, e il fatto è che quasi mi dispiacque che uno dei miei attori preferiti si imbarcasse in un progetto così difficile. Dopo Ledger (lasciamo perdere Leto, anche per la scarsità del ruolo in generale, nel mediocre Suicide Squad), ritenevo che chiunque si fosse preso carico dell'eredità di quel Joker avrebbe rischiato seriamente di fallire. Per fortuna con Phoenix non è successo. Non solo. Il Joker di Phoenix entra così di diritto nell'olimpo dei personaggi indimenticabili, iconici (come iconica è diventata la scalinata nel Bronx), della storia del Cinema, e la cosa mi fa estremamente piacere. Un grande, grandissimo attore per un grande, grandissimo personaggio. E adesso tifo per l'Oscar...
Nessuno spoiler, in questo post. Andate, correte a vedere il film, perché è certo che una risata ci seppellirà. E finalmente abbiamo scoperto che suono avrà.
(VOTO: 9 - C'è poco da ridere)
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