Non amo particolarmente i film natalizi, ancor meno i "cartoni" sul tema. Leggendone e sentendone bene, ho voluto però dare una chance a "Klaus - I Segreti del Natale". Ebbene... mi è piaciuto.
L'opera prima di Sergio Pablos mi ha divertito parecchio, con i suoi personaggi e le sue fredde atmosfere, che regala allo spettatore una particolare genesi dell'omone barbuto più famoso d'inverno, affrontando anche il tema delle "faide" cittadine e dei popoli diversi, e di quanto sia importante avere una visione inclusiva e non esclusiva.
Jasper, il personaggio principale, è un figlio di papà sbandato e fannullone, che spedito nell'estremo nord proprio dal padre, per metterlo in riga, si ritroverà ad affrontare non soltanto un ambiente freddo in tutti i sensi, ma anche una missione davvero complicata: consegnare 6000 lettere. E nella fredda cittadina di Smeerensburg, riuscire in una tale impresa è quasi impossibile, vista la scarsa vena comunicativa (e non solo) dei concittadini, che col tempo hanno influenzato e corrotto anche la giovane maestra Alva. Così, il giovane rampollo avrà la fortuna di imbattersi in un vecchio all'apparenza burbero, Klaus, che gli cambierà la vita. Così come la cambierà all'intera Smeerensburg e... non solo.
Perché mi è piaciuto così tanto un semplice film di animazione di Natale? Forse perché, nonostante la storia trasudi, com'è ovvio, buoni sentimenti, lo fa anche in maniera non sdolcinata, ma ironica, riflessiva, e con un finale all'altezza di tutto il resto.
Se siete stanchi dei soliti classiconi di Natale, per quest'anno ignorateli in scioltezza e tuffatevi, una di queste sere, nel freddo e magico mondo di Klaus.
(VOTO: 8 - Buon Natale)
L'opera prima di Sergio Pablos mi ha divertito parecchio, con i suoi personaggi e le sue fredde atmosfere, che regala allo spettatore una particolare genesi dell'omone barbuto più famoso d'inverno, affrontando anche il tema delle "faide" cittadine e dei popoli diversi, e di quanto sia importante avere una visione inclusiva e non esclusiva.
Jasper, il personaggio principale, è un figlio di papà sbandato e fannullone, che spedito nell'estremo nord proprio dal padre, per metterlo in riga, si ritroverà ad affrontare non soltanto un ambiente freddo in tutti i sensi, ma anche una missione davvero complicata: consegnare 6000 lettere. E nella fredda cittadina di Smeerensburg, riuscire in una tale impresa è quasi impossibile, vista la scarsa vena comunicativa (e non solo) dei concittadini, che col tempo hanno influenzato e corrotto anche la giovane maestra Alva. Così, il giovane rampollo avrà la fortuna di imbattersi in un vecchio all'apparenza burbero, Klaus, che gli cambierà la vita. Così come la cambierà all'intera Smeerensburg e... non solo.
Perché mi è piaciuto così tanto un semplice film di animazione di Natale? Forse perché, nonostante la storia trasudi, com'è ovvio, buoni sentimenti, lo fa anche in maniera non sdolcinata, ma ironica, riflessiva, e con un finale all'altezza di tutto il resto.
Se siete stanchi dei soliti classiconi di Natale, per quest'anno ignorateli in scioltezza e tuffatevi, una di queste sere, nel freddo e magico mondo di Klaus.
(VOTO: 8 - Buon Natale)
Auguri di Buone Feste!
RispondiEliminaGrazie! Auguri anche a te e a Enrico!
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