lunedì 30 marzo 2020

Color Out of Space (2019)

Tratto da uno dei miei racconti preferiti di H.P. Lovecraft, "Il Colore venuto dallo Spazio", il film omonimo (non tradotto nel titolo, visto che difficilmente lo vedremo a breve nelle Sale Italiane), "Color Out of Space" di Richard Stanley, mi ha sorpreso davvero parecchio. Positivamente.
Innanzitutto la storia: in una isolata fattoria del New England troviamo la famiglia Gardner (Nicolas Cage nel ruolo del "padre"), trasferitasi in quel posto per sfuggire alla vita frenetica della città (poveri ingenui...). Ma una sera un meteorite cade nei pressi della loro casa, e da quella pietra venuta dallo Spazio Profondo, ecco che partono una serie di fenomeni che ben presto faranno piombare la famiglia in un vero e proprio incubo dai colori... caldi e impossibili
Seppur la storia si discosta in alcuni passaggi dal racconto originale, non mi è affatto dispiaciuta questa nuova trasposizione cinematografica, visto che - e chi conosce Lovecraft lo sa bene - adattare un racconto dello Scrittore Statunitense a un'opera visiva è quasi del tutto impossibile. Le atmosfere paradossalmente cupe date dagli effetti luminosi della "cosa", comunque, sono qui ricreate molto bene, e i nuovi elementi (sempre rispetto al racconto), come ciò che accade a mamma e figlio (Cronenberg... sei tu?!), non sono da bocciare; anzi. 
In un panorama cinematografico, quello Horror, ricco di cose decisamente scadenti, questo Colore venuto dallo Spazio a mio parere è una vera e propria boccata d'ossigeno. E il fatto che un buon film sia stato tratto da un'opera di uno dei miei Scrittori preferiti mi fa estremamente piacere.
(VOTO 7,5 - Attenti a ciò che può cadere dal cielo)

3 commenti:

  1. Grande, questo potrebbe piacermi anche se un po' fantascientifico!!
    Interessante quel colore violaceo... :)

    Moz-

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  2. Lo vedrò anch'io anche se non digerisco Nicholas Cage. Con l'occasione mi rileggo anche il racconto.

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  3. @MikiMoz Alla fine di Fantascienza non ce n'è tanta... ;)

    @Clarke Anche a me Cage non piace particolarmente, ma in questo film non sfigura. Del racconto che dire... uno dei miei preferiti da sempre!

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