Vista la mia (e nostra) situazione attuale, ovvero al fatto che, oltre a quando sono costretto a uscire per andare lavoro, mi sto attenendo alla regola del #restateacasa (anche perché non mi pare ci stiano obbligando ai lavori forzati o ad andare al fronte per difendere la Patria... ma lasciamo stare che è meglio), ne sto approfittando per recuperare un po' di Serie TV e Film che avevo in lista da un po'. Una di queste era "The Terror", Serie che potete trovare su Amazon Prime Video, e dopo aver visto la Prima Stagione, posso tranquillamente affermare che per quanto mi riguarda è la Serie TV più bella vista in questi primi mesi di questo strano 2020.
Da sottolineare subito che parlo della Prima Stagione, autoconclusiva, perché la Seconda cambierà completamente registro, storia, personaggi e ambientazioni; insomma, un'altra cosa, e che, credo, difficilmente potrà avvicinarsi a questo capolavoro.
La storia della Prima Stagione di "The Terror" ci racconta delle vicende degli equipaggi delle Navi di esplorazione Artica della Marina Britannica Erebus e Terror, che navigando nei bianchi, freddi, inospitali e inesplorati territori artici in cerca del passaggio a Nord-Ovest, si ritroveranno bloccate, isolate e con l'equipaggio a bordo costretto a sopravvivere in condizioni climatiche (e non solo) davvero estreme. Tratta dal romanzo "La scomparsa dell'Erebus" dello scrittore statunitense Dan Simmons, ispirato a sua volta dalla Spedizione perduta di Franklin, la storia, oltre a basarsi appunto su un episodio realmente accaduto, è arricchita da una componente orrorifica che si rifà alla mitologia Inuit, anche se c'è da dire che per quanto riguarda l'orrore... ce n'è già tanto, troppo nelle vicende reali degli uomini delle due Navi.
I 10 episodi che compongono questa Serie straordinaria hanno forse l'unico difetto di non avere un ritmo forsennato. Ma questo, a ben vedere, può rivelarsi anche un pregio. Il freddo glaciale, il bianco infinito, la situazione drammatica e poi disperata in cui si ritroveranno gli uomini dell'equipaggio, riescono a coinvolgere completamente anche lo spettatore, ipnotizzandolo e tramortendolo a colpi di scricchiolii, urla e soffi di vento gelido. La componente mitica della storia, poi, riesce a incuriosirci e a non stancarci mai, visto che, come ben sanno gli uomini della spedizione e come ben sappiamo anche noi durante la visione di questo spettacolo agghiacciante, quella Bestia è là fuori, da qualche parte, sempre pronta a colpirci.
Scenografie e paesaggi spettacolari, dalle notti eterne dell'inverno colorate dalle luci delle Aurore, ai bianchi giorni dell'estate infinita con la speranza di un disgelo che, in situazioni del genere, segna il confine tra la vita e la morte. Ovviamente non vi dico altro, perché tutta la storia è bella e inquietante, e quel nome scolpito sul legno della Nave del Capitano Crozier, diventerà presto lo stato d'animo che ci accompagnerà lungo tutta la visione della Serie.
Straordinarie le prove di tutti gli attori principali, merita ovviamente una nota a parte il bravissimo Jared Harris, incredibile nel ruolo del Capitano Francis Crozier.
(VOTO: 10 - Tutti a bordo. Ma anche no)
Eh, a me potrebbe non piacere proprio per l'ambientazione glacial-claustrofobica!! :o
RispondiEliminaIl ritmo lento non mi spaventa, anzi.
Moz-
Peccato che non ti piacciano ambientazioni del genere... io ne vengo letteralmente rapito :D
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