Ammetto di essere stato una cosiddetta Vedova di Sarri, perché io il Napoli di Maurizio Sarri l'ho amato alla follia, e non rinnegherei mai questo mio amore per quel gioco, per quella filosofia, per quel Comandante. Un Comandante che, per colpa sua, di De Laurentiis, o di chissà chi, a un certo punto ha deciso di smettere quei panni ed entrare all'interno di quel Palazzo a cui appena un anno prima aveva provato l'assalto... dalla porta principale. Entrare in quel Palazzo dopo un bel volo in elicottero, con la porta spalancata, in giacca e cravatta. Ma in quel momento, dopo che il mio ex Comandante ha varcato quella soglia senza più il coltello tra i denti, ma con dei mocassini ai piedi, il mio amore per il suo Napoli non è cambiato di una virgola. È cambiato però il mio amore nei suoi confronti. Ed è inutile star qui sempre a ricordarmi che si tratta di professionismo, di lavoro. Sì, è inutile. Perché al professionismo si contrappone il mio tifo, e nel mio tifo non c'è nulla di professionale, nulla di lavorativo, nulla di coerente. Io tifo, ci rimetto addirittura soldi per questa mia passione, e quindi niente... se Sarri va alla Juventus rivendico il diritto di incazzarmi e di cambiare opinione nei confronti di un professionista. Perché, ribadisco, non scrivo per un giornale, non commento partite in televisione, non mi occupo di pubbliche relazione nel mondo del calcio. Sono semplicemente un tifoso, di quelli che ieri, dopo il rigore di Milik, hanno urlato come dei pazzi, sono usciti fuori al balcone, e nella foga hanno insultato pure gli avversari (di una vita) beccandosi (più che giustamente) insulti di ritorno.
Professionismo a parte, dunque, a me Sarri ha deluso, è scaduto, e rivendico ancora una volta il mio diritto da tifoso a essere imparziale, incoerente, ingiusto. Ma mai antisportivo: perché se ieri la Juventus avesse vinto la Coppa Italia dopo aver fatto una bella partita, non mi sarei mai sognato di gridare allo scandalo o a una vittoria degli avversari immeritata.
Tornando a ieri: io ho tanti difetti, ma allo stesso tempo uno dei miei più grandi pregi è quello di non aver paura di ammettere di aver sbagliato. Come ammetto, per esempio, di aver sbagliato nei confronti di Rino Gattuso. Seppur d'accordo con l'esonero (inevitabile) di Carlo Ancelotti, infatti, non mi aveva per niente convinto l'ingaggio di Ringhio. Ma, così come ripeto spesso a mio padre (forse dieci volte più tifoso di me), era uno di quei casi in cui sarei stato felice di sbagliarmi. Così come sarei stato felice di sbagliarmi, un paio di anni fa, quando gli dicevo (sentendomi poi anche in colpa per avergli sempre smorzato quel suo entusiasmo) che noi quello Scudetto non l'avremmo mai potuto vincere, nemmeno facendo 100 punti, perché, in quel caso, un'altra squadra ne avrebbe fatti di sicuro almeno 101.
Quest'anno è andata diversamente, al di là della vittoria della Coppa Italia, perché se ai rigori l'avessimo persa, il mio giudizio su Rino non sarebbe cambiato. La grinta e l'impronta di Gattuso al Napoli mi ha fatto ricredere, mi ha fatto sbagliare. E sono felice. Felice per la vittoria in Coppa Italia (da sempre tifo una squadra che, diciamo, non vince trofei così spesso), felice per aver visto la mia squadra meritare quella vittoria, felice per Rino. Perché, al di là del trofeo, al di là della vittoria sulla Juventus, al di là del trionfo in faccia a Sarri... ecco, al di là di tutto, questa Coppa la meritava proprio quell'uomo, arrivato in punta di piedi, e che appena qualche giorno fa ha subito uno dei più grandi dolori che un uomo possa subire. Questa vittoria è per te, Rino. Te la meriti tutta. Più di tutti.
#ForzaNapoliSempre
Sì, davvero un grande decennio... che ci ha regalato partite memorabili, e anche 4 Trofei che non fanno affatto male :D
RispondiEliminaSai, per quanto riguarda la stagione 2017/18, come scritto non ci ho mai davvero creduto (per tanti e svariati motivi), ma dopo il gol di Koulibaly a Torino, e, ancor di più, dopo il vantaggio dell'Inter sulla Juve la partita successiva... beh, avevo quasi creduto al miracolo. Poi... vabbè, è successo quello che è successo, e sono tornato con i piedi per terra. Stagione pazzesca... indimenticabile davvero.
Grazie per il contributo... e Forza Napoli!
Io sono tifoso della Juve, ma ieri notte ho visto un Napoli più forte e giustamente ha vinto la coppa.
RispondiEliminaDa tifoso della Juve posso dire che il Napoli ha meritato di più, e sono pure contento per Gattuso. Ora spero tanto che non finiremo a "zeru tituli" quest'anno!
RispondiEliminaZero titoli è molto probabile. Dybala è stato fermo 40 giorni per il coronavirus, CR7 è praticamente scoppiato, Costa non salta più l'uomo e il centrocampo dei bianconeri non ha un interdittore efficace.
RispondiEliminaNon sottovalutate la Juventus.
RispondiEliminaDybala e Ronaldo non sono i fantasmi visti contro il Milan e il Napoli. Poi chiaro che il problema della posizione dei due fuoriclasse e l'assenza del centravanti alla Mandzukic si fa sentire. Così come il mercato flop di Paratici tra parametri zero superflui e terzini non all'altezza.
Ma la Lazio arriverà in fondo? Mmmm.
In champions può vincere chiunque nella Final Eight. Anche l'Atalanta.
Gattuso è un buon allenatore e un grande uomo; comunicatore eccellente con la squadra e la dirigenza, pessimo con i giornalisti, benché sincero, questo gli va ulteriormente riconosciuto.
RispondiEliminaFa un gioco modesto e al Napoli ha avuto quello che gli è mancato al Milan: esterni di qualità, centrocampisti di corsa, un bel difensore centrale bravo di testa.
Da noi doveva arrangiarsi con Di-Suso, Bonaventura, Kessie, Musacchio, gente che vale un calzino bucato.
@Gus e @fperale: sono d'accordo con Riky... non sottovalutate la vostra squadra. Io credo che alla fine la qualità (tanta) uscirà fuori. Poi c'è da mettere in conto una cosa: le condizioni fisiche precarie le avranno anche le altre squadre, non soltanto voi. E in partite come quelle che verranno, la qualità dei singoli, e le loro invenzioni dal nulla, faranno la differenza. E per quanto non possa essere in forma gente come Ronaldo e Dybala... beh, sono i classici giocatori che da un momento all'altro l'invenzione la trovano eccome. In campionato dovreste avere soltanto la Lazio come avversaria, e anche qui sono d'accordo con Riky: la Lazio riuscirà davvero ad arrivare fino in fondo? Champions: affronterete un Lione che non gioca praticamente più. Poi, appunto, nella Final 8 tutto può succedere.
RispondiElimina@Riky: nel Milan credo abbia fatto anche più di quello che si poteva fare. Non dimentichiamo che è stato a un passo dalla Champions. E sì... dovrebbe decisamente migliorare sulla comunicazione con i giornalisti. Ma a dire il vero spero non succeda, perché sinceramente mi diverto parecchio nelle conferenze stampa. E credo si divertano anche i giornalisti stessi :D