Le ultime parole famose: "Troppi grandi concerti in questo 2020, ahimè ne dovrò sacrificare qualcuno..."
Che tristezza, ragazzi. Quest'estate si preannunciava davvero straordinaria in fatto di concerti, tanto da aver già preso, con ampio anticipo, i biglietti per i Rammstein del 13 luglio a Torino, e per i Pearl Jam (con i Pixies!) del 5 luglio a Imola. In più, balenava l'idea (ergo ci sarei andato) di andare anche a quello dei Red Hot Chili Peppers del 13 giugno al Firenze Rocks (avrei sacrificato quello dei System of a Down del 12 giugno: Milano-Firenze in 2 giorni, dovendo anche chiedere probabilmente almeno 2 giorni di ferie, sarebbe stato particolarmente difficile), e a quello dei miei amati Iron Maiden del 20 luglio a Bologna. Insomma, avevo immaginato una vera e propria estate di fuoco, e invece...
E invece nulla. È andata.
Ora: concerti rimandati al 2021, e dando una prima occhiata alle nuove date, non tutto sembra perduto. I System of a Down, infatti, dovrebbero esibirsi a Milano, insieme ai Korn, il 10 giugno. Questo significa che la nuova data dei Red Hot Chili Peppers a Firenze, il 16 giugno, arriverà ben 6 giorni dopo: più che fattibile! Iron Maiden spostati al 24 giugno, a Bologna, che per me che vivo a Modena sono quattro passi. In più potrebbe anche saltar fuori una nuova data, stavolta fattibile, dei Guano Apes insieme ai Lacuna Coil. Sembra tutto bellissimo, quindi; tranne per il mio portafoglio. Ma in tutto ciò una preoccupazione c'è, e riguarda proprio i gruppi di cui ho già i biglietti: i Rammstein saranno di scena a Torino il 13 luglio, e fin qui ci siamo. Il problema potrebbe riguardare i Pearl Jam, che per il momento hanno annunciato di aver spostato la data a... luglio 2021. Trattandosi di un altro posto non distante da casa, potrei anche farmi una due giorni Torino-Imola (non sono più un ragazzino, ma a ottobre ne faccio 40, non 80). Ma se il caro Eddie dovesse annunciarmi un 13 luglio? Sì, a quarant'anni credo di poter reggere due concerti del genere in 2 giorni, ma non credo proprio di poter riuscire a ottenere il dono dell'ubiquità entro il prossimo luglio.
Quindi... fate i bravi, mi raccomando: luglio ha 30 giorni.
Stay Rock!
Io a sessanta non li reggo più i concerti, ma ho un discreto passato fatto anche di lacrimogeni e scavalchi, tra Genesis, Emerson Lake & Palmer e Ginger Baker... ora preferisco un buon impianto hifi.. e i placidi Coldplay.. ;)
RispondiEliminaPaerl Jam luglio 2021...quasi quasi
RispondiEliminaChe gusti de m..che c’hai.. in fatto di musica.
RispondiEliminaComunque basta che piacciano a te😀
L’opzione di farti rimborsare i biglietti...non l’hai manco considerata?
Però dai salvo i R.H.C.P e i Guano Apes.
@Franco: dai, con un passato così, qualche concerto anche a sessanta te lo devi fare! Magari proprio uno dei Coldplay quando passeranno di qua ;)
RispondiElimina@Mick: beh, nel caso fammi sapere! ;)
@MAX: dai Max... salvi i RHCP e i Guano Apes, e poi mi schifi i Pearl Jam, i System e gli Iron Maiden?! Che musica ascolti tu? 😀
Adesso in macchina vado con un best di Raffaella Carra’ a manetta...😂
EliminaLa speranza è che i concerti si potranno vedere nel 2011.
RispondiEliminaLa minaccia Covid-19 è a lungo termine.
ahah due concerti in due giorni? Suggerisco per comodità uso del teletrasporto :D.
RispondiEliminaCaspita però, oggi tra Daniele Groff da una parte, i Red Hot e i Guano Apes qui da te, mi fate ricordare le belle estati di fine anni '90 :)
@Gus: ma infatti spero proprio che si possa l'anno prossima. La minaccia è seria eccome...
RispondiElimina@Riky: ah, il teletrasporto! Quella sì che sarebbe l'invenzione del millennio! Ma Daniele Groff che fine ha fatto? Ricordo il tormentone Daisy in quegli anni...
Max allora ci tocca parlare di cinema... perché di musica ascoltiamo cose decisamente diverse 😂
RispondiEliminaGran bei nomi davvero (mancano solo i Radiohead), anche se io ormai da anni snobbo i grandi nomi per cose più intime, amici musicanti che intervisto e che passano vicino alla palude. Però i Pearl Jam, già visti in Arena Verona, sono sempre grandi.
RispondiEliminaAnche io se riesco vado volentieri a vedermi concerti in piccoli club, che come atmosfera, a dire il vero, li preferisco di gran lunga ai grandi eventi.
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