mercoledì 2 settembre 2020

Decalogo (1988)

Dopo aver parlato del movimentato "Tenet", cambiamo decisamente registro, parlando di un'opera che di azione ha ben poco. "Decalogo" (disponibile su Prime Video) di Krzysztof Kieślowski, il Regista dei tre Film dedicati alla Bandiera Francese, Blu, Bianco e Rosso, non può definirsi una vera e propria Serie TV. Siamo di fronte, infatti, a una serie di 10 mediometraggi, dieci piccoli (si fa per dire) film, che si rifanno ai Dieci Comandamenti. Tutti i film, infatti, hanno qualcosa a che fare col Comandamento da cui prendono il titolo. Un'opera davvero interessante, ricca di simbolismi e situazioni che lasceranno spesso lo spettatore lì a riflettere dopo aver finito di esplorare il "Comandamento". Ogni film, ovviamente, è slegato dagli altri. Cambiano i protagonisti, a parte il Testimone Silenzioso, presente in 8 dei 10 film (mi pare di aver letto che nel settimo e nel decimo non appaia per un problema di montaggio), che senza mai dire una parola... assiste alle vicende dei protagonisti. Siamo nella Polonia degli anni '80, e altra protagonista sempre presente, a dire il vero, è la mitica Fiat 126.
Che dire, la visione di "Decalogo" è un'esperienza da fare assolutamente. Come detto, non vi aspettate azione, trame articolate, situazioni veloci. L'opera di Kieślowskiva va vista con attenzione, senza perdersi un solo particolare. E a me è piaciuta così tanto da aver sentito il bisogno di spendere quattro parole per ogni "episodio", ovviamente senza spoiler:

- Decaologo 1 (Io sono il Signore tuo Dio. Non avrai altro Dio all'infuori di me): questo primo film racconta la storia di un professore di fisica e di suo figlio. Appassionato di computer, ateo, l'uomo trasmette la sua passione per il computer al piccolo, che ben presto crederà (come anche il padre) che in definitiva tutto ciò che accade in vita può essere calcolato e spiegato da funzioni matematiche. Le cose, ovviamente, non stanno proprio così, e il piccolo Pavel, dopo essersi posto delle prime domande dopo alcuni eventi vissuti, se ne renderà conto. Così come suo padre, in un finale molto forte. In questo primo film farà la sua prima apparizione L'Angelo del Decalogo, o Testimone Silenzioso, un personaggio che, come detto, rivedremo, sempre in silenzio, in 8 dei 10 film del "Decalogo".

- Decalogo 2 (Non nominare il nome di Dio invano): nel secondo film ci troviamo di fronte al dramma di Dorata, una donna sposata con un uomo in fin di vita, e che si ritrova in una situazione davvero difficile. Non sa infatti se sperare nella guarigione o meno del marito, vista la sua condizione di donna incinta di tre mesi, ma non del marito. A questo punto, sembra essere di fronte a un bivio: se il marito dovesse sopravvivere, dovrà rinunciare al bambino, abortendo; se dovesse morire, allora potrà tenere il figlio, e magari rifarsi una vita con l'amante. Dorota allora insisterà parecchio per chiedere informazioni sulla sorte del coniuge al medico che lo ha in cura, che è anche un suo vicino di casa. Il dottore, nonostante eviti più volte di dire la sua al riguardo, alla fine si deciderà. Anche qui assisteremo a un finale decisamente intenso.


- Decalogo 3 (Ricordati di santificare le Feste): stavolta siamo alla vigilia di Natale, e nella famiglia di Janusz tutto sembra scorrere tranquillo. Si veste da Babbo Natale, va a messa, ma proprio durante la messa l'uomo nota tra la gente Ewa, una donna con cui ha avuto una storia extraconiugale in passato. Tornato a casa, Janusz si ritroverà ben presto, proprio in quella magica notte, a fare i conti con la donna, mentendo a sua moglie per passare un'intera notte con lei. Ma la notte passata insieme sarà decisamente particolare, e il motivo del ritorno della donna sarà illuminante per Janusz e per lo spettatore.

- Decalogo 4 (Onora il Padre e la Madre): ancora una festa, stavolta Pasqua. Padre e figlia, secondo una tradizione polacca, al mattino si fanno uno scherzo buttandosi dell'acqua addosso (il tema dell'acqua è ricorrente in tutta l'opera). La giovane ragazza, rimasta sola a casa dopo la partenza del padre per un viaggio di cui il motivo non viene specificato, è tentata dall'aprire una lettera trovata tra le cose dell'uomo, su cui c'è scritto di aprirla soltanto dopo la sua morte. Cosa nasconderà? E riuscirà la ragazza a non aprire quella busta? Il rapporto tra un padre e una figlia in una chiave particolare, a tratti morbosa, e mai del tutto presentata allo spettatore in maniera cristallina, con un finale che ci lascerà lì... sospesi.

- Decalogo 5 (Non uccidere): le vicende di tre uomini legati da un unico destino: un teppista, un tassista e un avvocato. Le loro vicende si intrecceranno, dando vita a una storia drammatica che porrà l'accento e l'attenzione sull'omicidio. Non soltanto quello di cui si macchiano i malviventi e i poco di buono, ma anche e soprattutto, direi, su quello "legalizzato", ovvero quello della Pena di Morte (ancora in vigore in Polonia nell'anno di uscita dei 10 film). Una bella riflessione, amara, cruda, qui messa in mostra attraverso colori falsati, sul giallo, che rendono il tutto ancora più cupo.

- Decalogo 6 (Non commettere atti impuri): il rapporto morboso che il giovane Tomek, impiegato delle Poste, ha nei confronti di una sua vicina, o meglio, una donna molto più grande di lui che abita in un appartamento di un palazzo proprio di fronte a quello dove abita lui. Per lei arriverà persino a rubare un piccolo telescopio, per poterla spiare attraverso i vetri delle sue finestre. Ecco allora che il ragazzo arriverà a desiderare sempre di più quella donna, di cui spia non soltanto le nudità, ma anche i suoi rapporti sessuali con altri uomini. Ma questo suo desiderio crescente lo porterà mai a dichiararsi? Molto bello il finale.

- Decalogo 7 (Non rubare): si può rubare ciò che è proprio? È questa la domanda che porrà al suo ex la giovane Majka, arrivata lì dopo aver rapito la piccola Ania. Ma non si tratta di un vero e proprio rapimento, visto che la bambina, in realtà, è la sua sorellina. Ma Majka sembra avere un rapporto particolare con la piccola, tanto da volerla appunto "rapire", scippare alla loro mamma, per fare i conti con una realtà che ci porterà di fronte a una verità già intuita fin dai primi minuti del film. Anche qui il finale ci lascerà parecchio su cui riflettere.

- Decalogo 8 (Non dire falsa Testimonianza): un racconto di bugie su bugie, e il senso di colpa che arriva da lontano, dai bui tempi della Seconda Guerra Mondiale. Elżbieta, una giornalista che arriva dagli Stati Uniti, partecipa a una lezione della professoressa Zofia. Dopo aver preso la parola, la giornalista racconta una storia che rientra perfettamente nel tema della lezione: l'etica. Ma ascoltando quella storia, la professoressa comincerà a mostrare segni di insofferenza, di turbamento. L'incontro successivo tra le due donne, ovviamente, ci farà capire e comprendere questo suo turbamento...

 - Decalogo 9 (Non desiderare la Donna d'altri): forse il film col finale che mi è piaciuto di più. Ma prima di arrivare a quel finale, è altrettanto interessante e forte la storia. Roman, un chirurgo, si reca da un amico medico da cui avrà una notizia terribile: è impotente. Questa nuova, complicata situazione, non sembra però essere un problema per sua moglie Hanka, che gli assicura che le cose tra loro non cambieranno. I dubbi di Roman, però, lo porteranno ben presto a chiedersi se ciò che gli ha detto la moglie corrisponda effettivamente alla verità...

- Decalogo 10 (Non desiderare la Roba d'altri)Artur e Jerzy, due fratelli molto diversi fra loro, si ritrovano dopo anni per il funerale del loro padre. Quando si recheranno nella sua casa, però, i due scopriranno una cosa che potrebbe cambiargli la vita: nonostante l'uomo avesse vissuto in povertà, negli anni ha accumulato una notevole collezione di francobolli che, dopo una valutazione di un professionista, scoprono valere una fortuna. Peccato che da quella collezione manchi però un francobollo particolare per completare una serie, che completa varrebbe ancora di più. Cominciano così una serie di eventi che porteranno i due fratelli a un finale decisamente agrodolce. E a mio parere molto bello.

Insomma, "Decalogo" di Kieślowski è assolutamente da vedere. Un'opera straordinaria, a mio parere un vero e proprio capolavoro che, citando le ultime righe del post su "Tenet", al contrario del film di Nolan di sicuro avrò voglia di rivedere in futuro.
(VOTO: 10 - Scontato e Meritato)

3 commenti:

  1. Di tutti gli episodi, il più interessante, a naso, mi sembra il secondo!

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  2. E' un film difficile e non si capisce nemmeno se è l'uomo quello che fallisce, oppure sono i Comandamenti ad essere sbagliati.

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  3. @Riky: sì, è molto, molto interessante. Una delle storie su cui riflettere di più. Ma sono così un po' tutte...

    @Gus: il bello è che le storie sono messe in mostra e basta, senza troppi discorsi sul giusto e lo sbagliato.

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