sabato 8 maggio 2021

Moebius (1996)

Dopo aver rivisto, a distanza di anni, "Cube", mi è tornato in mente un altro film che avevo visto più o meno nello stesso periodo, di cui però non ricordavo tanto, a parte il fatto che mi aveva affascinato parecchio e che aveva, così come in "Cube", la Matematica (o comunque qualcosa che gli si avvicinava) come protagonista. Sto parlando del film argentino "Moebius", del 1996 (arrivato in Italia due anni dopo). Rivisto proprio ieri (è disponibile su Prime Video), il film è quasi interamente ambientato nella Metropolitana di Buenos Aires. Là sotto, infatti, dopo vari lavori di ampliamento, che hanno reso la linea ferroviaria sotterranea un intricatissimo labirinto, a un certo punto accade qualcosa di inspiegabile: il Treno 86, con a bordo una trentina di passeggeri... sparisce. Ma non è tutto: i treni che continuano a circolare all'interno dell'immensa rete sotterranea, infatti, sembrano dover fare i conti con strani segnali che li costringono a rivedere i loro percorsi. Per far luce sul mistero, viene chiamato il giovane topografo Daniel Pratt...

Privo di effetti speciali, il film ha come protagonista sì un topografo, ma che qui vediamo come un vero e proprio detective. La sua sarà infatti un'indagine in piena regola, alla ricerca di dati sui lavori della metro, mappe, e personaggi che pian piano lo avvicineranno alla risoluzione del mistero. 
Seppur senza un ritmo elevato, il film a me è piaciuto molto, e va a concludersi con una scena a mio parere molto affascinante, profonda, che mi ha lasciato lì a riflettere mentre i titoli di coda scorrevano accompagnati da una colonna sonora azzeccatissima.
Ma al di là della storia e delle vicende inerenti al senso "fantastico" del film, ci sono anche rimandi ad aspetti politici e sociali dell'Argentina, così come ha affermato lo stesso regista, Gustavo Mosquera
Per concludere: il film a mio parere avrebbe meritato ben più risalto, ed è un vero peccato che sia passato quasi totalmente in sordina. Belle le atmosfere, bella la storia, ancor più belli alcuni dialoghi che restano davvero impressi nella mente dello spettatore. Assolutamente da recuperare. 
(VOTO: 7,5 - Lungo il Nastro)

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