A livello cinematografico cosa può esserci di più trash di un film trash? Semplice: un film trash ambientato nel tuo paesino d'origine. Ebbene sì: il mitico "Via Lattea... la prima a destra", di Ninì Grassia, è ambientato per la maggior parte a Roccamonfina, il mio paese d'origine. La mia storia nei confronti di questo capolavoro cinematografico comincia molti anni fa, quando tra un salto e l'altro tra le varie televisioni locali campane, mi imbattei in una scena di un film riconoscendone l'ambientazione: una delle strade del mio paese! Fu fortuna, perché se avessi visto un primo piano o una scena ripresa in interno, l'avrei sicuramente saltato. E invece...
Con l'entusiasmo del ragazzino che ero, subito cercai di informarmi su quale fosse il titolo del film girato a Rocca. All'epoca non esisteva neanche l'idea di Internet, e riuscii soltanto a recuperare il nome di qualche attore presente nel cast: tra tutti, conoscevo Benedetto Casillo, e proprio questo mi portò sulla strada sbagliata. Non ricordo bene come, ma mi procurai (forse da qualche amico) una sorta di manuale di cinema o qualcosa del genere, e tra i film in cui aveva recitato Casillo, beccai un "Miracoloni". Vista la storia del film, pensai allora che si trattasse proprio di quello. Peccato però che non feci caso all'anno d'uscita, che sicuramente mi avrebbe aiutato a non commettere l'errore: "Miracoloni", infatti, è del 1981; il film girato a Roccamonfina e di cui cercavo il titolo, però, tra le varie scene mostrava ragazzini con la maglia del Napoli scudettato con lo sponsor Buitoni. Era ovvio, quindi, che il film non poteva essere "Miracoloni".
Scoprii soltanto anni dopo, grazie a un amico esperto di Cinema, che si trattava invece di "Via Lattea... la prima a destra", del 1989 (e qui i conti tornano eccome). Ma, mettendo da parte i ricordi, di cosa parla questa perla del Cinema Italiano?!
Il film si apre in chiave fantascientifica, dove un Tribunale di un Pianeta lontano (anche nel tempo) condanna all'esilio un'intera famiglia: padre, madre e bambino. Proprio quest'ultimo, Mirko, viene mandato a scontare la pena sulla Terra, e, pensate un po' che culo, più precisamente nel ridente paesino dove sono cresciuto: Roccamonfina, in provincia di Caserta. Mirko, dopo aver conosciuto un cane di nome Guaglione di cui riesce a sentire la voce, in napoletano, telepaticamente (e già questo meriterebbe una candidatura all'Oscar), senza badare troppo a questioni legali viene accolto in un orfanotrofio. Da qui cominceranno le sue avventure sulla Terra che, udite udite, avranno comunque a che fare con altri personaggi... celestiali.
Ora: ammetto che a distanza di anni, dopo aver visto cose decisamente più trash, ho quasi rivalutato questo film. C'è del trash, la storia è assurda, la maggior parte degli attori sono dei cani (e non sto parlando di Guaglione), ma in un certo filone cinematografico italiano potrebbe addirittura starci. Forte è la vena religiosa in cui in breve il film sfocia, compensata però, se vogliamo, da una sorta di sana blasfemia che quasi diverte. E a proposito di blasfemia: l'attore che interpreta Gesù è da arresto immediato. E il fatto che nella storia del Cinema non vi sia traccia di questo Marco Perutz (a parte questo film) fa ben sperare che l'abbiano effettivamente fermato subito dopo la fine delle riprese dell'opera.
D'altra parte all'interno di "Via Lattea... la prima a destra" troviamo anche attori ben conosciuti, come il già citato Casillo, Carlo Croccolo, e... Gegia!
Scene indimenticabili: quella della rapina sventata...
(siamo a livelli altissimi), e quella dell'ascesa finale...
(un finale che più buttato lì non si può; forse era finita la pellicola). E guardate un po' chi è l'impeccabile protagonista di queste scene raccapriccianti...
In tanto ciarpame, però, mi sento addirittura di spezzare una lancia a favore del ragazzino protagonista, Silvio Ciammarughi (scomparso dalle scene anche lui), perché fra tutti credo sia l'attore più credibile e nella parte. Ah, dimenticavo il cane Guaglione; ma qui si parlerebbe al massimo di Oscar come attore non protagonista.
Per finire: il film è davvero poca, pochissima roba, ma mi fa sempre un grande effetto vedere il mio paese nello splendore dei suoi anni, quando le "Terme" attiravano turisti da ogni parte della Campania (e non solo), e addirittura set cinematografici; che non ci fosse Lynch dietro la macchina da presa non ha importanza nell'ottica del mio discorso. Poi, col passare degli anni, tutto è finito, lentamente. E oggi, dove c'erano i campi di calcio e le giostre viste nel film, c'è soltanto la natura che ha inghiottito tutto, senza pietà.
Ultima curiosità: il film, oltre a trovarsi su Youtube (qui), è, pensate un po', anche disponibile su Prime Video. Nella descrizione del film, però, ecco il narcostorpiamento del nome del mio paese con cui tante, tantissime volte mi sono ritrovato a fare i conti...
(VOTO al Film: 4,5 - Santo Trash)
(VOTO a quella Roccamonfina: 10 - Beati Tempi)
A me è capitato il contrario, cioè sono stato sul set di MARK il Poliziotto Spara Per Primo perché l'hanno girato in parte a Vado Ligure dove abitavo da piccolo e a Savona, ed eravamo tutti lì a vedere le riprese. Poi al cinema risultava era ambientato a Genova però.
RispondiEliminaChe fastidio così! 😅
EliminaComunque me lo son aggiunto alla lista di Prime Video 😁
EliminaBeh... allora aspetto una tua recensione! 😂
EliminaRoccamonfina?!? Non sai le castagne che ho raccolto nei dintorni in 60 anni di vacanze a Scauri!!! ;) me tocca vedellooo!!!
RispondiEliminaE in questo film ci sono i tempi migliori di Roccamonfina! Quelli delle Terme...
EliminaChe nostalgia!
Scauri, ovviamente, era una delle nostre mete-mare più gettonate, insieme a Baia Domizia :D
Che ricordi spettacolo... l'uva rubata lungo il Garigliano, in bici fino a Mondragone a comprare bufala.. anni meravigliosi che non troneranno più.. e vabbè..un po' di nostalgia ci sta.. ;)
EliminaA chi lo dici Franco! E sì, almeno la nostalgia non può togliercela nessuno! ;)
EliminaGuido, tu non lo sai che a Napule fanne 'i strummole e a Caserta 'i vennene😃
RispondiEliminaGus, che dire... sei anche un poliglotta! 😅
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