Se pensate che la storia dell'Uomo sia lunga, e che la comparsa dei Dinosauri sia spropositatamente lontana nel passato, vi consiglio di dare un'occhia al "Calendario Cosmico".
E quale miglior data, se non quella dell'ultimo dell'anno, per parlare di questa meravigliosa rappresentazione della Storia dell'Universo del grande Carl Sagan?
La prima volta che ne sentii parlare fu guardando il primo episodio di "Cosmos: Odissea nello Spazio", un documentario (che vi consiglio vivamente) del 2014 sull'Astronomia, presentato dal famoso Astrofisico e Divulgatore Neil deGrasse Tyson; e ne rimasi totalmente affascinato.
Ma di cosa si tratta esattamente?
Il Calendario Cosmico, come possiamo vedere nell'immagine appena sopra, è in pratica la rappresentazione dell'intera storia dell'Universo (circa 14 miliardi di anni) spalmata e compressa in un unico anno terrestre. Questo fa sì che si riesca a comprendere cose che, senza una rappresentazione del genere, sarebbero difficili da capire. Un esempio? Tornando a quello che ho detto a inizio post, con questa rappresentazione è facile capire che la storia dell'Uomo è davvero un battito di ciglia (anzi, infinitesimamente meno) rispetto alla storia dell'Universo. Riadattando tutto a un anno terrestre, infatti, con il Big Bang avvenuto dunque nel primo secondo del 1° gennaio, e con me che sto scrivendo questo post mentre l'orologio segna il passaggio tra il 31 dicembre e l'anno nuovo, scopriamo che i Dinosauri si sono estinti soltanto 3 giorni fa, mentre l'apparizione dei primi uomini avviene nelle ultime ore... di oggi! E la scoperta del fuoco arriva appena un quarto d'ora prima della fine dell'anno. Ma questo è niente...
Negli ultimi 10 secondi, ribadisco ultimi 10 secondi dell'anno, dunque dalle 23:59:50 alla mezzanotte, si concentrano fine della Preistoria, scoperta del Bronzo e del Ferro, nascita di Cristo (4 secondi alla mezzanotte) e caduta dell'Impero Romano (3 secondi alla mezzanotte). E la scoperta dell'America? Nel nostro Calendario Cosmico, Colombo tocca le coste del nuovo Continente alle 23:59:59 del 31 dicembre...
In quest'ultimo secondo è racchiusa, dunque, tutta la storia che conosciamo dal 1492 a oggi.
Dal nuovo anno, allora, niente paura: se qualcuno vi darà del "vecchio", potrete tranquillamente rispondere... "Vecchio a chi?!".
Gli auguri, intanto, ve li farò l'anno prossimo.
Negli ultimi 10 secondi, ribadisco ultimi 10 secondi dell'anno, dunque dalle 23:59:50 alla mezzanotte, si concentrano fine della Preistoria, scoperta del Bronzo e del Ferro, nascita di Cristo (4 secondi alla mezzanotte) e caduta dell'Impero Romano (3 secondi alla mezzanotte). E la scoperta dell'America? Nel nostro Calendario Cosmico, Colombo tocca le coste del nuovo Continente alle 23:59:59 del 31 dicembre...
In quest'ultimo secondo è racchiusa, dunque, tutta la storia che conosciamo dal 1492 a oggi.
Dal nuovo anno, allora, niente paura: se qualcuno vi darà del "vecchio", potrete tranquillamente rispondere... "Vecchio a chi?!".
Gli auguri, intanto, ve li farò l'anno prossimo.
Il calendario dei nostri giorni è pure sbagliato. Pare che Cristo sia apparso sulla Terra almeno 6 anni prima.
RispondiEliminaIo sapevo 7 anni prima... ma rifacendoci al Calendario di Sagan, stiamo parlando... di attimi :D
EliminaQuesto commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiEliminaLa cosa più inquietante è che mentre noi ci preoccupiamo, a ragione anche, di quello che succede se variamo di un grado o due o tre la temperatura superficiale della Terra, il nostro pianeta varia lentamente ma PER I FATTI SUOI in maniera molto, molto drastica... basti pensare alle glaciazioni o al fatto che per la maggior parte delle ere non c'era ghiaccio da nessuna parte. Le condizioni per la nostra vita durano un battito di ciglia su scala planetaria...
RispondiEliminaSì, siamo davvero poca cosa. Anche perciò quanto sento dire "Salviamo il Pianeta", mi verrebbe da rispondere: cambiamo il motto in "Salviamo noi stessi", perché il pianeta, dei disastri che più o meno stiamo facendo, se ne sbatte altamente. Anche se dovessimo estinguerci per un disastro ambientale, nel giro di qualche secolo il pianeta Terra risistemerà tutto, come se noi non fossimo mi esistiti.
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