lunedì 17 gennaio 2022

The Father - Nulla è come sembra (2020)

Se nel 1992 Sir Philip Anthony Hopkins, ne "Il Silenzio degli Innocenti", riuscì a vincere l'Oscar con un'interpretazione della durata di un quarto d'ora circa, quasi trent'anni dopo ci riesce invece con un'interpretazione decisamente più lunga e addirittura più intensa (non me ne voglia il buon Hannibal). C'è poco da dire: buona parte della grandezza di "The Father" sta tutta nelle interpretazioni. E parlo al plurale, certo, perché se quella di Hopkins è straordinaria, non da meno, a mio parere, è quella della bravissima Olivia Colman (anche lei già premio Oscar in "La Favorita").
Ma veniamo al film (senza spoiler): la storia che ci viene raccontata è quella dell'anziano Anthony (stesso nome e stessa data di nascita di Hopkins, tra l'altro), un vecchio padre che rifiuta le cure e l'assistenza che sua figlia Anne cerca di mettergli a disposizione. Anthony, infatti, sta assistendo a un cambiamento radicale della sua vita, della sua esistenza, perché la terribile malattia da cui è affetto tende a distorcere, comprimere, stravolgere la realtà che lo circonda, facendo sì che il dubbio si insinui in lui anche quando ha di fronte un volto familiare...

"The Father" è un film sulla Demenza Senile, o Alzheimer, che ci mostra una realtà tanto triste quanto crudele. Come spesso mi trovo a dire, sono questi i film che mi inquietano di più. Non quelli che ci mostrano fantasmi, demoni, mostri o altre creature infernali, ma quelli che ci mettono di fronte ai mostri reali, concreti, come quello, appunto, dell'Alzheimer.
Hopkins ci regala un'interpretazione straordinaria, in una storia tanto semplice quanto profonda, che ci fa provare, o meglio lontanamente immaginare, quanto possa sentirsi smarrita e insicura una persona che lentamente, giorno dopo giorno, comincia a scivolare verso un limbo oscuro. Ottima anche la Regia, e la scelta di raccontare il tutto in un'ora e mezza circa; sono troppi i film, infatti, che ci parlano di storie altrettanto semplici, ma che ricorrono continuamente a ripetizioni e inutili lungaggini che poi li trasformano in mattoni indigeribili. Ecco, "The Father", nonostante affronti un tema tutt'altro che leggero, è lontano, lontanissimo dalla definizione "mattone". 
Un finale straziante, amaro, ciclico, va a chiudere un film assolutamente da vedere. 
(VOTO: 8,5 - Cadono le Foglie)

10 commenti:

  1. La genialità del film è fare entrare lo spettatore nella confusione della demenza senile. Non fare capire neanche chi guarda, provocare smarrimento e disagio. Metterci allo stesso livello emotivo del protagonista. Per comprendere come si capovolga facilmente il mondo mentre crediamo di averlo ancora in pugno. Gran film!

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    1. Esattamente Franco. E il film (con un gigantesco Hopkins) ci riesce alla grande...

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  2. Come la piece teatrale da cui è tratto, il film ti spinge ad una standing ovation per applaudire la prova dei protagonisti. Peccato che dal film non tornino fuori a ricevere l'applauso come in teatro.

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    1. Almeno uno dei protagonisti l'applauso lo ha ricevuto alla Cerimonia degli Oscar :D

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  3. Capirai, patofobico come sono, credo che non lo vedrò.

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    1. Eh, per una malattia del genere l'ansia ti sale già soltanto conoscendone l'esistenza, ahimè...

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