domenica 27 ottobre 2024

"Cometa del Secolo, avvocato..."

"Oddio... del secolo, avvocato..." (cit. per pochi?), avrebbe detto un qualsiasi astronomo, astrofisico o appassionato di astronomia in un ipotetico processo nei confronti della Cometa Tsuchinshan-ATLAS, denominata "del secolo" così, de botto, senza senso mesi prima della sua apparizione nei nostri cieli. 
Allora: anche io, che di astronomia sono un semplice appassionato fin da bambino, so bene che le Comete sono corpi celesti estremamente imprevedibili in fatto di spettacolarità/visibilità. Quindi, qualcuno un giorno dovrà spiegarmi perché 'sta Cometa è stata definita così, con un eccesso di ottimismo davvero invidiabile. Bellina, carina, per carità, ma niente di che. Anzi, a dire il vero credo che il passaggio di questa Cometa del Secolo se lo siano persi un bel po' di persone...


Chiariamo subito che io sono stato abituato molto bene: ho avuto infatti la fortuna di godermi due Grandi Comete in adolescenza: la  Hyakutake e, soprattutto, la Hale-Bopp; anche se, a dire il vero, la Hyakutake per certi versi mi impressionò forse addirittura di più al primo impatto visivo, purtroppo brevissimo: lì, in alto, altissimo cielo... lontana dai classici orizzonti di albe e tramonti che solitamente accompagnano la visione delle Comete.


Ma tornando alla Tsuchinshan-ATLAS: se è stata definita del secolo, non oso immaginare come sarebbe potuta essere definita la Hale-Bopp, allora. Visibile, visibilissima a occhio nudo per tantissimo tempo. Uno spettacolo unico, che mi sono goduto per giorni e giorni, passando addirittura ore con una videocamera 8mm a filmarla (dovrò recuperare quei filmati; mi faranno ridere per la qualità, certo, ma anche emozionare). Sì, perché la Hale-Bopp veniva catturata addirittura da una 8mm. Pensate un po'...


Al riguardo mi sento di aggiungere una considerazione: i social, come al solito, sono stati invasi da centinaia, migliaia di foto della Tsuchinshan-ATLAS. Belle, davvero bellissime. Il problema, però, a mio parere è uno soltanto: quelle foto non rappresentano la vera osservazione diretta della Cometa. A occhio nudo la Tsuchinshan-ATLAS è stata appena visibile (io non sono riuscito a vederla, ma è colpa mia), e per la stragrande maggioranza degli appassionati la sua visione è stata resa possibile solo da foto a lunga esposizione con fotocamere o smartphone. Ciò che mi chiedo, così com'è accaduto anche con le aurore viste alle nostre latitudini, è questo: tutto molto bello, per carità... ma che soddisfazione si può trovare nel vedere una Cometa soltanto attraverso lo schermo di un telefonino o di una macchina fotografica?! E se quel cellulare o quella fotocamera sono propri mezzi, a mio parere non cambia nulla, perché tu, la Tsuchinshan-ATLAS, la stai comunque guardando da uno schermo, e che quella foto sia stata fatta da te o da un tizio qualsiasi su Instagram, la differenza a quel punto è nulla rispetto a me che di foto ne vedo un'altra, magari pure fatta meglio. Perché, alzando gli occhi al cielo, tu non hai visto un bel niente. E l'emozione, a mio parere, sta tutta lì: smartphone o fotocamera per un attimo giù, e occhi pieni di meraviglia, senza artifici, a osservare lo spettacolo nel cielo. Sì, proprio come quello che ci regalarono quasi trent'anni fa la Hyakutake e la Hale-Bopp, e, nel suo piccolo, la Neowise di soli quattro anni fa (a cui sono anche particolarmente legato per questioni personali)...
Cieli sereni a tutti, dunque, sperando di poter salutare presto una nuova Grande Cometa. Con Smartphone e fotocamere spenti, ovviamente.
C/2024 S1 ATLAS, facciamo il tifo per te...

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