30 Anni Dopo: Blaze Bayley

Ieri sera sono stato all'Arci Tom di Mantova al concerto di Blaze Bayley, ex voce degli Iron Maiden (il sostituto di Bruce Dickinson durante la sua esperienza solista) che per il trentesimo anniversario dalla sua parentesi Maideniana (nel 1995 uscì "The X Factor") ha messo su un tour che ripercorre proprio la sua esperienza nei Maiden. Il concerto, quindi, si è concentrato quasi esclusivamente sui due album incisi con il gruppo brittanico: "The X Factor" e "Virtual XI". E mi sono divertito da morire...

Per cominciare ho avuto l'onore di incontrare proprio Blaze Bayley nel Meet and Greet organizzato prima del concerto: un paio di frasi in inglese maccheronico, una stretta di mano, un autografo sul suo ultimo cd e una bella foto con lui per ricordare la splendida serata.

Verso le 21, ad aprire le danze elettriche sono stati gli Absolva, un gran bel gruppo hard rock / metal che ci ha scaldati e fatto divertire parecchio. 

Gli stessi Absolva hanno poi accompagnato come strumentisti Blaze, ed è stato tutto una figata pazzesca. Il concerto, come detto, si è concentrato quasi del tutto sui due album dei Maiden incisi con Bayley, con tre eccezioni: "Virus", inedito del 1996 (quindi periodo Bayley) inserito nella raccolta "Best of the Beast"; "Wrathchild", un classicone del gruppo, tratto dal loro secondo album; e "Doctor Doctor", cover degli UFO che gli Iron Maiden hanno inciso sempre nel periodo di Blaze, e che speravo tantissimo di ascoltare, visto che è una delle mie canzoni preferite che ancora oggi ascolto spesso nella versione originale degli UFO. Accontentato alla grande!

Il concerto, un'ora e quaranta circa, è stato davvero intenso, a ritmo serrato, con un Blaze decisamente in forma. Straordinarie e immancabili "Sign of the Cross" e "The Clansman", che mi hanno anche strappato un sorriso, una riflessione e un dolce ricordo: quando mettevo a palla "The Clansman" nella mia cameretta, ecco mia nonna che si affacciava e, durante il coro "Freedom! Freedom!", mi diceva: «Ma dice Guido Guido?!». Ecco, ieri sera, mentre cantavo a squarciagola il ritornello, un paio di volte ho urlato proprio "Guido! Guido!", ricordando quei momenti, ricordando mia nonna: sì, nonna, diceva proprio Guido Guido...
Poi, dicevo, una riflessione: in quegli anni, nella mia cameretta di provincia lontana anni luce da certi palcoscenici ed eventi, mentre ascoltavo e cantavo quelle canzoni (a me "The X Factor" e "Virtual XI" non sono mai dispiaciuti) mai avrei pensato che un giorno le avrei ascoltate dal vivo cantate proprio dal vocalist che le aveva incise, lì a qualche metro da me. E invece...

E invece mi sono davvero goduto alla grande questa serata, insieme a Enzo, il mio compagno d'avventure live, che durante "The Clansman" ha condiviso con me proprio il ricordo di mia nonna.
Per chiudere: mamma mia che goduria sentire all'improvviso dal pubblico una voce femminile urlare "Togli 'sto cazzo di cellulare!" a uno lì davanti al palco che aveva cominciato a fare video.
È stato tutto bellissimo. Anche tornare a casa all'una con sveglia alle 5.30, per rimettersi in macchina e partire alla volta di Lucca per una nuova giornata lavorativa: la musica e serate come questa spazzano via stanchezza e tutto il resto.
Up the Irons! E Up Blaze!

La scaletta:

Lord of the Flies 

Sign of the Cross

Judgement of Heaven 

Fortunes of War 

Virus 

When Two Worlds Collide 

Lightning Strikes Twice 

The Clansman 

2 A.M. 

Como Estais Amigos 

Wrathchild 

Man on the Edge 

Futureal 

The Angel and the Gambler 

Doctor Doctor