In questi giorni, tra una cosa e un'altra, sto leggendo il libro di Guccini, "Dizionario delle cose perdute". Ovviamente molte (finora tutte) delle cose perdute del Francesco Nazionalemiliano non riguardano quelle perdute dei miei tempi, ma è davvero interessante e divertente leggere di quelle dei suoi (e dei miei genitori) tempi andati.
Leggendo questo libro mi è comunque tornato in mente un tormentone di questi anni riguardo le cose andate, quel "Noi che"... che, perdonatemi, ho iniziato a odiare con tutto me stesso. Sì, ho capito che ci sono delle cose dei nostri tempi che ci fanno un sacco di malinconia, che ci fanno tornare bambini, che ci ricordano periodi davvero belli e spensierati. Ma è anche vero che questa storia dopo un po' mi ha stancato. Un certo personaggio televisivo ci sta costruendo un impero, e tra qualche anno non mi sorprenderei se uscisse una sua biografia intitolata: "Noi che... lucravamo grazie al Noi che".
Poi l'ho sempre detto: per tante cose che davvero ci mancano, ce ne sono tante altre che, sinceramente, almeno per quanto mi riguarda non mi mancano per niente...
Prima o poi, con atri post, elencherò tutte quelle che mi vengono in mente.
Oggi, però, mentre cercavo un'informazione su un gruppo musicale, mi è tornato alla mente un "Noi che"... che non mi manca per niente: "La ricerca". Sì, quella che ti assegnavano alle elementari (ma non solo).
Ricerca: Giacomo Leopardi.
Non possedevo un'enciclopedia. L'aveva qualcuno, se non ricordo male, nel mio condominio (quattro appartamenti). Era un'enciclopedia che avevano anche altri nel mio paese, e dalla quale tutti gli altri miei compagni avrebbero scopiazzato. Ora: oltre alla rottura nel recarmi a casa di Tizio ed elemosinare una spulciata al suo volume rosso "I-L", c'era la scocciatura di star lì a copiare qualche riga e a saltarne qualcun'altra, per poi ritrovarmi la "Ricerca" uguale a quella di altri cinque, sei miei compagni di classe. Gli altri che si distinguevano lo facevano perché: 1) non avevano fatto nessuna Ricerca; 2) avevano copiato le righe che io avevo saltato.
Oggi le informazioni su chiunque sono a portata di mano e di clic. Parlavo di "Ricerca" per portare l'attenzione su un concetto molto più ampio. Viviamo in una Società dell'Informazione, dove l'ignoranza non è più qualcosa di tollerabile. Qualche anno fa si poteva essere ignoranti, perché ci potevano essere dei seri ostacoli all'informazione, ostacoli non solo economici, ma soprattutto tecnici. Ascoltavo magari una canzone dei CCCP, mi piaceva... ma chi erano i CCCP? Come facevo a trovare altro su questo gruppo così particolare? A chi potevo rivolgermi? Dovevo andare dal vicino Tizio a farmi prestare l'enciclopedia? Consultare il volume rosso "B-C" per poi magari scoprire che stavo ascoltando qualcosa... dell'Unione Sovietica?
Ascolti oggi una canzone dei CCCP e, con un clic, trovi vita, morte e miracoli (cantati) di Lindo Ferretti e Compagni.
Potrei (e potreste) fare migliaia di esempi al riguardo. Sì, tempo fa alcune cose si vivevano con un altro spirito, molte cose erano più belle. Ma per quanto riguarda la mia estrema voglia di informazioni, la mia curiosità generale, sono tempi che non rimpiango.
Beh, al prossimo Noi che...
Ciao Guido piacere di conoscerti...e grazie per esserti unito al mio blog...buona giornata...Lina!!!
RispondiEliminaGrazie a te e piacere mio. Complimenti per il blog... squisito :-P
RispondiEliminaUn saluto e buona giornata!