martedì 20 ottobre 2020

Josiah Bancroft - L'Ascesa di Senlin

Ok, manco da un po'. Ok, chi se ne frega. Comunque, anche se non frega a nessuno, ho passato (anzi non ancora) i miei bei giorni d'influenza in pieno periodo Covid, e vi lascio immaginare. Qualcosa di buono, comunque, tra fazzoletti, starnuti e termometri (diffidate da quelli a infrarossi), l'ho fatto: ho avuto infatti finalmente il tempo da dedicare a un libro che mi aveva messo subito molta curiosità, tanto da averlo preso uno o due giorni dopo l'uscita. Stiamo parlando di "L'Ascesa di Senlin" di Josiah Bancroft, il primo Volume di una Trilogia che, anticipo dunque già il mio giudizio positivo, ma non ci sarà alcuno spoiler in questa recensione, spero di avere al più presto completa.
Siamo nel campo del Fantastico, in un Mondo che in questo primo Romanzo riusciamo appena a intravedere. Ma di questo Mondo, una sola cosa deve interessarci: la mitica Torre di Babele. Una struttura immensa, enorme, alta chissà quanto, talmente tanto da perdersi nel cielo. È questa la meta di Thomas Senlin e di sua moglie Marya. È questa, a dire il vero, la meta della loro Luna di Miele. 
Il protagonista, Senlin, è un Preside di una normalissima Scuola di Provincia, che, affascinato dalle straordinarie promesse della "Guida per Tutti alla Torre di Babele", decide di recarsi lì con la moglie Marya per passare la loro Luna di Miele. Precisamente, l'obiettivo dei due sarebbe quello di recarsi nel Terzo dei Regni Circolari della Torre, ovvero "I Bagni": terme, relax, acqua. Una meraviglia. Così, dopo un lungo viaggio in treno, i novelli sposi giungono finalmente ai piedi della mastodontica Torre. Ma Senlin avrebbe fatto meglio a leggere bene tra le righe di quella Guida a cui tanto tiene. Ben presto, infatti, ancor prima di entrare nel Primo Regno Circolare della struttura, "Il Basamento", perderà sua moglie nel caos totale del Mercato all'esterno. Ecco allora che comincerà il vero e proprio cuore del romanzo: la disperata ricerca di Thomas Senlin di sua moglie Marya. In un Mondo in cui, ovviamente, non esistono i mezzi di comunicazione a cui siamo abituati oggi, perdersi qualcuno in una situazione del genere può risultare davvero complicato. E Senlin lo capirà bene. 

La struttura della Torre ci viene subito presentata nelle belle illustrazioni contenute sia all'interno del libro che della sovracopertina. Troviamo infatti la Mappa dei Regni Circolari Inferiori. Ogni anello, uno sopra l'altro, è una vera e propria Regione. Ecco allora il Regno più basso, Il Basamento, per poi passare al Salotto, ai Bagni, a Nuova Babele, Pelphia, e infine I Giardini di Seta. Ma infine si fa per dire. Nessuno, infatti - tantomeno noi - sa quanti siano i Regni dell'immensa e altissima Torre di Babele. Ma a Senlin questo non importa. A Senlin l'unica cosa che importa è ritrovare la moglie, e non sarà per niente facile.
Un pregio di questo primo Volume della Saga è senza ombra di dubbio il fatto di ritrovarci subito nel cuore della storia. Pochi fronzoli, poche digressioni. Azione e salita. O almeno voglia di salire. 
I personaggi incontrati lungo le 400 pagine del Romanzo sono particolari, e se inizialmente potrebbero sembrarci poco approfonditi, col passare del tempo qualcosa si smuoverà. Così come, credo, accadrà ancor di più grazie ai prossimi due Volumi.
La particolarità di ogni Regno, poi, è ben descritta, così come l'evoluzione del personaggio principale. Il Preside Senlin, infatti, sembra essere l'esatto opposto dell'eroe classico, ma, si sa, spesso le situazioni, le disgrazie, l'amore stesso ci fanno cambiare; e non poco. Così come cambierà ben presto in lui l'idea stessa della Torre, ben diversa dalle descrizioni sfavillanti della sua bella "Guida per Tutti alla Torre di Babele".
Per non cadere in nessuno spoiler, mi limiterò ad aggiungere che nei confronti della storia, alla fine di questo Primo Volume, la mia curiosità è cresciuta ancora di più. E non vedo l'ora, quindi, che la Mondadori si decida ad annunciare l'uscita del Secondo Volume.
Degna di nota l'edizione cartacea, di cui allego qualche foto: finalmente si sta cominciando a capire come attirare il pubblico verso un libro vero e proprio rispetto a un ebook. Grazie.
(VOTO: 8 - Perdere Marya)







5 commenti:

  1. Caspita, riprenditi presto! Ovviamente ti hanno lasciato senza tampone, giusto?
    Per ciò che concerne il libro, non amo la fantascienza, ma mi attira lo steampunk..
    Avevo sentito parlare benissimo di quest'opera...

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  2. Assolutamente senza. Ma i sintomi, a quanto pare, non destavano allarme. Vabbè...
    Comunque non è proprio Fantascienza. Decisamente più vicino allo steampunk, ma è molto particolare. Se non sei proprio un appassionato, magari aspetta di vedere come verranno accolte le successive due uscite ;)

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  3. Narrativa fantasy? Ha un certo fascino.

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  4. Tanta roba in questo romanzo. Metto in lista.
    Riprenditi presto!!

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  5. @Gus: decisamente. L'ho sempre amata. E in questa moderna si trovano delle belle sorprese.

    @Mick: sì, te lo consiglio assolutamente.
    E grazie! ;)

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