The Boys (Stagione 2)

Dopo la grandissima Prima Stagione di "The Boys", ero davvero impaziente di vedere la Seconda (disponibili entrambe su Amazon Prime Video). Non priva di difetti, la Prima aveva segnato l'arrivo di un prodotto decisamente nuovo, politicamente scorretto, violento, sanguinolento, dai toni forti e con una storia molto interessante, che vedeva i Supereroi sotto un'altra, oscura luce. Non soltanto buoni sentimenti e totale messa al servizio per i più deboli, nei Supereroi di "The Boys". Quella era di fatto una facciata pubblica, anzi, meglio ancora, pubblicitaria, visto l'enorme impero che si era venuto a creare intorno a quelle figure. La realtà era ben diversa: i Super, nel mondo di questa Serie TV, sono molto più vicini a quello che, secondo il mio parere, sarebbero effettivamente se esistessero per davvero. Patriota non è soltanto una sorta di Superman, ma anche e soprattutto un gran pezzo di merda. Così come A-Train, Abisso, con qualche singolare eccezione.

Adesso: abituati a questo straordinario, originale e nuovo modo di vedere i Supereroi, cosa ci si aspettava di nuovo da una Seconda Stagione? Superato il divertente impatto dei Supereroi stronzi, la Seconda Stagione difficilmente avrebbe potuto reggere il confronto con la Prima. E così è stato.

Non mi perderò in Spoiler o in inutili lungaggini. Nella Seconda Stagione di "The Boys", per quanto mi riguarda, ha regnato la noia per gran parte degli episodi. Accadevano cose, certo, ma nulla a che vedere con quello che era accaduto nella Prima. E se l'innesto di un nuovo personaggio come Stormfront all'inizio mi aveva quasi entusiasmato, ben presto l'ho trovato banale. La rivelazione sulle sue origini, poi, non mi ha di certo fatto saltare dalla sedia. 

Ma in questi nuovi otto episodi il maggior difetto che ho riscontrato, dopo la noia, è stata la poca credibilità, la poca solidità della storia. Insomma, se la sospensione dell'incredulità ci è venuta in soccorso senza creare troppi danni durante la Prima Stagione, vuoi per una storia ben più solida e senza troppi fronzoli, vuoi anche per l'effetto "wow" che ti creavano alcune situazioni e scene a dir poco pazzesche, in questa seconda parte dà fastidio. Troppe scene e situazioni inverosimili. Che, sia chiaro, in una storia del genere possono e devono esserci; ma ben dosate. Qui è davvero troppo. 

Nota dolente anche la natura vera e propria dei personaggi. Ora: se nei primi 8 episodi poteva andar bene quasi tutto, anche per una sorta di presentazione dei Supereroi, in questi nuovi 8 episodi alcune cose non quadrano per niente. Dai... un personaggio come Patriota non ha limiti. Un personaggio come Patriota, per sua stessa natura, non può non sbarazzarsi in un attimo di inutili insetti che gli girano intorno alla testa. Non può. Oppure, se vedi uno come Patriota accettare che una zanzare lenta e senza riflessi continui a ronzargli attorno rompendogli le scatole, devi quantomeno farmi capire il perché. Ma farmelo capire davvero... perché Patriota, come ho detto e come abbiamo chiaramente visto, è evidentemente uno a cui le zanzare lente che gli rompono le palle ronzandogli intorno non piacciono per niente. 

Continuando con i personaggi: simpatia e niente più, ormai, per Abisso. Su Dark Noir nemmeno voglio pronunciarmi. E poi, ditemi quello che volete, ma io in Stan Edgar continuo a vederci Gus Fring.

Poco credibile e dannatamente forzata anche la storia di Butcher e della sua "famiglia", diciamo; senza appunto cadere in nessuno Spoiler. E, a proposito di Butcher e famiglia, il tutto va a concludersi con uno scontro finale davvero scontato, con una coda ancora una volta poco credibile. 

E a proposito di code: via libera a una nuova Stagione, ovviamente. Ma di questo passo, "The Boys" si sta avviando chiaramente verso il destino di quelle Serie TV che potenzialmente potrebbero andare avanti all'infinito; o meglio, almeno fino a quando il pubblico risponderà.

Ma intanto io mi sto già cominciando a chiedere se rispondere o meno alla chiamata della Terza.

(VOTO: 6- - Quasi sufficiente solo per Patriota; perché io, di lui, ho paura davvero)