Sì, Una Pessima Annata potrebbe anche essere il titolo di quella che si è conclusa poco più di un mese fa, ma qui parliamo del titolo dell'ultimo albo di Dylan Dog del 2020. Chiuso (per fortuna) il miniciclo di Mana Cerace, il Dylan Dog mensile torna a proporci una storia singola, un episodio fatto e finito, così come, a mio parere, dovrebbe essere. E devo dire che questa storia non mi è dispiaciuta affatto. Eppure di pareri negativi nei confronti di questo albo ne avevo letti parecchi. Certo, non ci troviamo di fronte a un capolavoro, ma reputo "Una Pessima Annata" un buon albo, soprattutto se vado a confrontarlo alle lunghe, dilatate, noiose storie degli ultimi cicli. Qui la storia è concisa, diretta, con ottimi spunti, una buona narrazione degli eventi e delle belle atmosfere dark; e anzi, se volessi trovargli un difetto, lo troverei proprio nel finale un po' sbrigativo.
La storia, in breve: il nostro Dylan si ritrova prigioniero, insieme a una ragazza nuda, di un uomo mascherato. Attraverso dei flashback a pagine nere, capiremo subito che l'uomo mascherato è l'autore di efferati omicidi che hanno a che fare con il mondo dei vini. E se Dylan si trova in quella situazione, è proprio per via di Rebecca Grant, proprietaria di un castello e di un'azienda vinicola, che si è rivolta a lui per far luce sugli eventi. Alcuni importanti sommelier a cui aveva proposto l'assaggio di un suo vino, infatti, si sono ritrovati subito vittime di orribili visioni. E non solo...
Come già anticipato, la narrazione si svolge su due piani temporali diversi, tra presente e passato recentissimo. Una storia di vendetta sanguinaria che, col passare delle pagine, si arricchirà di particolari che ben presto riporteranno la storia ai livelli a cui siamo, chiedo scusa, eravamo abituati noi amanti dell'Indagatore dell'Incubo. Con la buona alternanza degli eventi accaduti pochi giorni prima a quelli in cui si ritrova Dylan seduto e legato vittima del carceriere mascherato, la storia di Alessandro Bilotta ci svelerà il grande mistero che aleggia tra le pagine bianche e nere dell'albo, fino a una buona conclusione che, come accennato, forse pecca soltanto di leggera superficialità. Ma bene così. Tra castelli, omicidi, maledizioni e visioni, sembra proprio di avere tra le mani un vecchio albo di Dylan Dog. Ottimi anche i disegni di Luca Casalanguida, che riesce a creare atmosfere molto dark, soprattutto per quel che riguarda i flashback con le pagine a bordo nero. Bella, ancora una volta, la copertina a di Gigi Cavenago; anche se ci sarà davvero poco da brindare...
(VOTO: 7,5 - Vecchi Sapori)
Il buon voto è meritato.
RispondiEliminaPerò io ti chiedo: chi è la ragazza? :D
RispondiElimina@Gus: sì, finalmente qualcosa di dylandoghiano! :D
RispondiElimina@Riky: spoiler super spoiler beh... il nome puoi trovarlo ben evidenziato nel post :D