domenica 11 luglio 2021

Dylan Dog 418 - Sally

Comincio subito col dire che io sono tra quelli che non aveva accolto con particolare entusiasmo "l'incontro tra Dylan Dog e Vasco Rossi". D'altro canto immaginavo che la "collaborazione" tra i due si sarebbe limitata a qualche spunto e a qualche citazione, e in effetti così è stato. La cosa, quindi, non mi ha dato particolarmente fastidio. Anzi, a dire il vero devo ammettere che la storia venuta fuori in questo numero 418, "Sally", non è affatto male...
La cosa che invece sì, mi ha dato un po' fastidio, è stata la scelta di usare come copertina principale quella "speciale" di Fabrizio De Tommaso, quella che in pratica ritrae Dylan e Vasco. Non che sia brutta (ma a mio parere neanche bellissima), ma avrei di gran lunga preferito che quella ufficiale fosse quella regolare di Gigi Cavenago, tra l'altro molto bella. E invece ci ritroviamo con la regolare che fa da copertina a uno speciale di 16 pagine su Vasco Rossi, e quella speciale con sopra Vasco e Dylan che fa da copertina all'albo regolare con la storia di Dylan Dog. Vabbè... sarò limitato io, perché la cosa per me non sembra avere un gran senso...


In tutto ciò, visto che non mi reputo un grande fan di Vasco Rossi, di "Sally" mi interessava, come sempre, la storia. E quella, per fortuna, c'è...

Alla porta del nostro Indagatore dell'Incubo, stavolta, busserà (o, più correttamente, urlerà) Sally Blair, che dopo un litigio con il suo ragazzo dice di sentirsi svuotata, anzi... morta. Sarà questa terribile sensazione, dunque, a spingere Sally a chiedere aiuto a Dylan, alle prese, in quel momento, con l'ennesima storia d'amore con una ragazza che sembra non ricambiare. Scopriremo così che dietro la sensazione di vuoto di Sally si nasconde qualcosa di davvero inquietante...
La bella storia della brava Paola Barbato si sposa alla perfezione con i disegni del mitico Corrado Roi, che ci regala anche delle mostruosità niente male. Le citazioni alla canzone di Vasco, "Sally", ovviamente ci sono, ma a mio parere non solo non danno fastidio, ma non vanno neanche a compromettere quella che sembra una storia che potrebbe tranquillamente vivere di vita propria, con o senza ispirazioni varie. 
Con l'unica nota stonata (parere personalissimo) della scelta della copertina principale (per l'apertura di questo post ho scelto infatti quella classica), questo primo Albo della Trilogia dedicata a tre canzoni di Vasco Rossi (le prossime saranno Albachiara e Jenny) risulta essere molto interessante e godibile. Capovolgendo l'Albo, dalla parte della copertina di Cavenago, si trova anche uno speciale di 16 pagine dedicato al rocker di Zocca. 
Per concludere, c'è da ricordare che il 15 luglio uscirà un bel 418bis, "Qwertyngton", con una storia inedita e completa.
(VOTO: 7,5 - In Equilibrio sopra il Vuoto)

4 commenti:

  1. Mi ha sorpreso molto la copertina con Vasco, che anche io non amo particolarmente. Pensavo fosse un numero a parte, invece ho scoperto è un numero normale (e sarà una trilogia, mi informi). Devo ancora leggerlo, ma la prima impressione è un gross Mah!

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    1. È un grosso Mah anche per me, ma per l'operazione in generale. Come numero singolo, come storia, alla fine non è niente male questo albo. Speriamo nei prossimi...

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