Flee (2021)

Dei tre film candidati all'Oscar come Miglior Film Internazionale che sono riuscito a vedere (insieme a "Drive my Car" ed "È stata la mano di Dio") prima della notte in cui la mano di Will Smith, tra l'esse piuma o l'esse fero, ha scelto la seconda, "Flee" è quello che mi è piaciuto di più.

Il film è una sorta di documentario animato che narra la storia di Armin, fuggito dall'Afghanistan e accolto in Danimarca. Armin racconta al suo migliore amico l'odissea giovanile vissuta, dalla trasformazione (non certo in meglio) del suo Paese alle angherie della polizia russa (un caso che il film sia uscito proprio in questo periodo), passando per le difficoltà iniziali dovute alla sua omosessualità...

A sprazzi vedremo anche immagini reali delle vicende narrate in prima persona da Armin, che rendono il docufilm ancor più particolare; particolare è anche la scelta stilistica dell'animazione, infatti, che sembra quasi un vero e proprio fumetto animato, e che ben si adatta al tenore della storia. Un viaggio, quello di Armin, verso la felicità, che per alcune persone che hanno avuto la sfortuna di nascere in determinati posti, è in fin dei conti soltanto la ricerca di normalità. Normalità che non può prescindere dal concetto di libertà, difficile da trovare in luoghi come quello in cui si è ritrovato il piccolo Armin dopo il cambio di regime nel suo Paese.

L'abilità con cui il regista mette insieme tutti i ricordi di Armin è davvero straordinaria, e ci aiuta a entrare in pieno nella storia e a calarci con empatia nel protagonista.

Un film dunque assolutamente da vedere, e che agli Oscar a mio parere avrebbe meritato decisamente di più. Peccato.

VOTO (da 1 a 5): 🍿🍿🍿🍿🍿 - Fuga per la Normalità