domenica 15 maggio 2022

Freaks Out (2021)

Avevo grandi aspettative su "Freaks Out", il film di Gabriele Mainetti disponibile su Prime Video. Qualcuno, tra l'altro, aveva anche affermato che il film di Mainetti avrebbe meritato la candidatura all'Oscar a discapito di "È stata la mano di Dio"; non sono d'accordo. Nonostante infatti il film di Sorrentino non mi abbia fatto impazzire, lo trovo decisamente superiore a questo. 
In "Freaks Out" ci troviamo nel 1943, a Roma, in piena Guerra Mondiale. In questo scenario ecco il circo di Israel, con i suoi "mostri": Cencio, che ha la capacità di controllare gli insetti; Fulvio, una sorta di uomo-bestia fortissimo, ricoperto completamente di pelo; Mario, un nano magnetico, capace infatti di attrarre qualsiasi oggetto metallico; e infine Matilde, una giovanissima ragazza che governa il potere dell'elettricità. Così Israel, essendo ebreo, cercherà di organizzare una fuga insieme ai suoi amici particolari; peccato che le cose, ovviamente, non andranno proprio come previsto...

Un progetto sicuramente importante, questo, per il Cinema italiano. Insomma, si possono fare film del genere anche nel nostro Paese. Peccato che, a mio parere, la storia vada pian piano perdendo potenza, anche per colpa di una durata, 141 minuti, esagerata.
Tanti sono i richiami e gli omaggi ad altri film noti, a cominciare, ovviamente, da una strizzatina d'occhio ai Cine-Comics. C'è poi un problema di narrazione, che nel finale va a risolversi senza particolari sussulti, a discapito, secondo me, della storia colpevolmente non approfondita del "cattivo" di turno; ci mostrano molte cose interessanti su di lui, che toccano corde fantascientifiche... ma tutto si ferma lì, senza, come detto, approfondimenti che sarebbero stati a mio parere molto interessanti. Invece si spara, si scappa, si vive e si muore, in un crescendo confusionario che sembra promettere tanto ma che, alla fine, non si risolve con la potenza che ci si aspetterebbe. Bene ma non benissimo.
Ottime le prove degli attori (bravissima la giovane Aurora Giovinazzo), come ottimo l'impianto scenico nel quale si svolgono le vicende; ed è questo, forse, il maggior peccato di un film che avrebbe, appunto, potuto dare molto di più.
Dopo il sorprendente "Lo chiamavano Jeeg Robot", dunque, Gabriele Mainetti ha provato ad alzare l'asticella; senza riuscirci. Una prova comunque buona che va apprezzata. 
Ah... non perdetevi i titoli di coda. 
VOTO (da 1 a 5): 🍿🍿🍿 - Italici Supereroi 

6 commenti:

  1. Vero che il finale è parecchio confuso, anzi il conflitto è pure fin troppo lungo. Ma tutto sommato lo considero un buon film... Per dire... Meglio un film così che una baggianata come Diabolik, per restare nei prodotti italiani.

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    1. Diabolik non l'ho ancora visto. Comunque sì... non l'ho bocciato, infatti. È che forse si sarebbe potuto fare decisamente meglio...

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  2. Lo chiamavano Jeeg Robot è ancora al primo posto nel mio cuore mi questo mix di supereroi e sentimenti, zeppo di personaggi interessanti e realizzato meglio di tantissimi cinecomic, è uno dei film che ho preferito l'anno scorso.

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    1. Vidi al cinema "Lo chiamavano Jeeg Robot"... e lo amai da subito! ❤ Anche per questo mi aspettavo molto, molto di più da un film del genere.

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  3. Sorrentino è il migliore regista italiano e non si vergogna di attingere molto da Fellini.
    Gli altri per essere alla sua altezza devono salire su una scala.
    Concordo con Bobby, Diabolik è vergognoso, una cacata pazzesca.

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    1. Mi avete comunque messo curiosità, e mi sa che Diabolik scalerà un po' di posizioni nella lista dei film che ho da vedere. Che peccato però: anche per Diabolik avevo grandi aspettative...

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