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domenica 10 marzo 2024

La Zona d'Interesse (2023)

Alla fine sono riuscito a vedere al Cinema questo film a poche ore dalla cerimonia degli Oscar, dove lo troviamo candidato in ben 5 categorie, tra cui Miglior Film, Miglior Film Straniero e, soprattutto, Miglior Sonoro.
Sì, per "La Zona d'Interesse" vorrei sottolineare proprio quest'ultima candidatura: il sonoro. Perché? Perché la storia che ci viene raccontata in questo film è quella del comandante del campo di concentramento di Auschwitz Rudolf Höß (Hoss) e della sua famiglia. Tutto qua. Una storia in definitiva molto semplice, del tutto familiare, appunto, ma che ci disturberà in maniera profonda anche e soprattutto per quello che non vedremo, ma ascolteremo in sottofondo. Il sottofondo della vita tranquilla di una famiglia di nazisti a un passo da Auschwitz. 

domenica 15 maggio 2022

Freaks Out (2021)

Avevo grandi aspettative su "Freaks Out", il film di Gabriele Mainetti disponibile su Prime Video. Qualcuno, tra l'altro, aveva anche affermato che il film di Mainetti avrebbe meritato la candidatura all'Oscar a discapito di "È stata la mano di Dio"; non sono d'accordo. Nonostante infatti il film di Sorrentino non mi abbia fatto impazzire, lo trovo decisamente superiore a questo. 
In "Freaks Out" ci troviamo nel 1943, a Roma, in piena Guerra Mondiale. In questo scenario ecco il circo di Israel, con i suoi "mostri": Cencio, che ha la capacità di controllare gli insetti; Fulvio, una sorta di uomo-bestia fortissimo, ricoperto completamente di pelo; Mario, un nano magnetico, capace infatti di attrarre qualsiasi oggetto metallico; e infine Matilde, una giovanissima ragazza che governa il potere dell'elettricità. Così Israel, essendo ebreo, cercherà di organizzare una fuga insieme ai suoi amici particolari; peccato che le cose, ovviamente, non andranno proprio come previsto...

giovedì 27 gennaio 2022

Viva la Memoria

Nonostante ormai faccia sempre più spesso mia la frase "Non mi sorprendo più di nulla", c'è sempre qualcosa che, alla fine, riesce a smentirmi. 
Oggi, nella Giornata della Memoria, non volevo scrivere un post sull'Olocausto, soprattutto perché c'è chi ne scrive e ne scriverebbe molto meglio del sottoscritto, e poi perché a volte si rischia di cadere nel banale scrivendo di un argomento che di banale non ha proprio nulla. Ma oggi, ahimè, mi sento costretto a parlare di Olocausto per sfogarmi: ma, dico io, nel 2022 può esistere ancora gente così idiota da paragonare l'Olocausto a un... Green Pass?
Certo che esiste, e abbiamo avuto modo di vedere le loro facce di culo in questi ultimi mesi. Ma non contenti, e qui arriva la smentita al "Non mi sorprendo più di nulla", lo hanno fatto anche oggi. Sì, oggi.

mercoledì 10 marzo 2021

American History X (1998)

"American History X" è uno di quei film che, una volta visti, non li dimentichi più. Il primo aggettivo che mi è saltato in mente non appena ho concluso la visione di questo film, è stato potente. Sì, il film di Tony Kaye è potente. Per la storia, l'ambientazione, le dinamiche e la conclusione. Tutto in questo film riesce a metterci addosso il disagio e la violenza che si respira in certi ambienti, in certi strati sociali che continuano ancora oggi a macchiare la nostra Società e, soprattutto, come ci tiene a sottolineare anche il titolo, quella americana.
Derek Vinyard è il leader di un gruppo di naziskin statunitensi, esaltato, pieno di rabbia, che finisce in galera dopo un episodio di cieca violenza nei confronti di tre ladri di colore che stavano per rubargli l'auto in piena notte. Suo fratello minore Danny, intanto, sembra essere indirizzato a percorrere la stessa strada che ha portato Derek in prigione. Ma sarà proprio l'uscita dal carcere di quest'ultimo a cambiare radicalmente il corso della sua vita.

mercoledì 7 ottobre 2020

Gorlomi, Margheriti e Decocco: la Musica delle Parole

Non ho mai demonizzato il doppiaggio nei Film e nelle Serie TV. Anzi, come dicevo in un post di un po' di tempo fa, ultimamente addirittura mi trovo spesso a preferire quelli doppiati. Ma in tutto ciò, una particolare scena di un film che amo tantissimo proprio non mi è andata giù. Vada per il doppiaggio, come detto, ma la scena dell'incontro tra il Colonnello Hans Landa (magnifico Christoph Waltz) e i tre "italiani" in "Bastardi senza Gloria" di Tarantino andava riproposta in lingua originale, senza se e senza ma. Che male c'era, infatti, a riportare una sola scena in audio originale con i sottotitoli? Non sarebbe stata né la prima né l'ultima volta, tra l'altro. Se poi ci mettiamo, come mostrato nel video sotto, che il risultato nella versione doppiata è a dir poco imbarazzante, rispetto all'esilarante versione originale, allora proprio non capisco questa scelta. 
Insomma... avrei proprio voluto sentire la Musica delle parole!
https://www.youtube.com/watch?v=40HS7mxA5CQ&feature=emb_title 

lunedì 20 aprile 2020

Hunters (Stagione 1)

Può una Serie TV cominciare alla grande, con una scena d'apertura pazzesca, per poi crollare clamorosamente nel finale, con una scena di chiusura da "no comment"? La risposta è sì. Anzi, la risposta è "Hunters".
Le danze, come detto, si aprono con una scena davvero forte, che pone le basi per una storia molto interessante e intrigante. Siamo infatti nella New York del 1977, dove troviamo i Cacciatori, un gruppo eterogeneo a caccia... di nazisti. Centinaia di ufficiali nazisti, infatti, si nascondono tra la gente comune, cospirando addirittura la nascita di un nuovo Reich negli Stati Uniti. Il gruppo, guidato da Meyer Offerman (Al Pacino), parte così alla ricerca di questi lupi travestiti da agnelli, senza fare sconti. Di nessun genere. 
La prima parte della Serie, seppur con qualche difetto, si sviluppa onestamente; certo, con qualche apparizione defuntonirica in meno sarebbe stato meglio. Ma il problema, anzi i problemi, arrivano nella seconda parte, quella della vera e propria resa dei conti. Ora: su questo mio blog difficilmente parlo di Film e Serie TV facendo Spoiler, e non lo farò neanche stavolta, ma la domanda che mi sono posto guardando l'episodio finale è stata una e soltanto una: perché?! Senza quell'episodio finale, la Serie non sarebbe stata comunque un capolavoro, vista la continua dose di sospensione dell'incredulità richiesta allo spettatore durante alcune scene su cui è meglio sorvolare, ma sarebbe stata comunque un buon intrattenimento. E invece arriva l'episodio finale, con una serie di colpi di scena da far accapponare la pelle. Insomma... non per forza dobbiamo piazzare uno o più colpi di scena nel finale di una storia. E quando vanno messi, vanno messi bene, scritti bene, con coerenza (almeno un minimo), senso logico (fiction non vuol dire faccioquelcazzochemipare; quello possono farlo soltanto Lynch e pochi altri) e rispetto per lo spettatore. In "Hunters" si sfiora l'assurdo, il ridicolo e il pasticcio. E un solo episodio, quello finale, ha la capacità di rendere l'intera Serie nemmeno degna della sufficienza. 
(VOTO: 5,5 - Buone intenzioni, cattiva esecuzione)

domenica 16 giugno 2019

Catch 22 - Il Paradosso della Guerra

Il fantomatico "Comma 22" recita, testualmente: "Chi è pazzo può chiedere di essere esentato dalle missioni di volo, ma chi chiede di essere esentato dalle missioni di volo non è pazzo".
Ambientata durante la Seconda Guerra Mondiale, in Italia, la Mini-Serie prodotta da George Clooney in 6 episodi racconta la storia del soldato John "Yo Yo" Yossarian, che, missione dopo missione, vedrà allontanarsi ogni volta la possibilità di tornare a casa sano e salvo per colpa del limite di missioni da fare che, per vari motivi, salirà di continuo. Ecco allora che il giovane soldato americano, circondato dall'orrore della morte dei suoi compagni di missione, le proverà tutte per cercare di venire rispedito a casa, appellandosi anche al mitico Comma 22.
Tra momenti divertenti e altri decisamente drammatici, questa Serie tratta dal romanzo di Joseph Heller mi è piaciuta parecchio. Certo, non perfetta (forse a un passo, un piccolo sforzo dalla perfezione), la storia è riuscita a rapirmi e a farmi respirare l'aria rarefatta che quei soldati respiravano lì tra un volo e un altro. Inquietudine, rassegnazione, speranza, follia, violenza e spensieratezza a tratti. Tutto questo è "Catch 22". Tutto questo è, in definitiva, la Guerra.
(VOTO: 8 - Ancora una Missione)

mercoledì 26 febbraio 2014

Giustizia Sportiva (dal Nero al Bianco)

E subito arriva un esempio sulla differenza della Giustizia Sportiva Italiana (e non solo, direi) rispetto a quella di altri Paesi. In questo caso siamo in Germania, dove, durante un minuto di raccoglimento prima della la partita Amburgo - Borussia Dortmund, un tifoso del Burussia è stato allontanato dallo stadio dopo aver urlato il saluto nazista "Sieg Heil". Non solo: la Società del Borussia Dortmund, successivamente, gli ha ufficializzato il divieto di accesso allo stadio per i prossimi 6 anni, fino al 30 giugno 2020. Sì... abbiamo capito proprio bene: è stato lo stesso Club di cui è tifoso il ridicolo neonazista a sanzionarlo. E che sanzione...
Niente da fare. Siamo lontani anni luce da quel livello di civiltà che in tutta Europa continua a prender piede. In Germania si va a punire nettamente e chiaramente il tifoso reo del saluto nazista; in Italia (e di saluti nazisti se ne sprecano anche da noi, soprattutto in certe curve di certe tifoserie), invece, non solo non si prende alcuna decisione nei confronti di questi irritanti personaggi, ma si fa di peggio, andando a far finta di sanzionare: una multa e via, e mettiamoci la coscienza a posto. 
La differenza, ancor di più oggi, dovrebbe semplicemente farci provare un profondo senso di vergogna. Soltanto questo.

martedì 7 maggio 2013

L'Uomo che verrà (2009)

Due circostanze accadute nei giorni passati mi hanno fatto ricordare di un bellissimo film del 2009 di Giorgio Diritti, "L'Uomo che verrà": il 25 aprile, ovviamente, Festa della Liberazione dalle forze Nazifasciste; e l’essermi recato per lavoro sull'Appennino Tosco-Emiliano, e avere così attraversato Marzabotto ed esser passato nelle vicinanze del Parco Monte Sole. È lì che si sono svolti gli eventi narrati nel film, ovvero la terribile, bestiale e disumana esecuzione nota come la "Strage di Marzabotto" (o "Eccidio di Monte Sole"). 
Il film è in dialetto (ovviamente sottotitolato), e questo a mio parere lo rende ancor più vero e coinvolgente. Gli attori sono bravi e credibili (stupenda la bimba che non parla...), e tutto scorre sotto la pesante cappa di un finale che, conoscendo un po’ di storia, si conosce già e si vorrebbe tanto cambiare, fare in modo che tutto ciò non fosse mai avvenuto e nemmeno lontanamente immaginato. Invece, purtroppo, è stato immaginato (quali menti malate?) e realizzato. Ancora una volta, messo di fronte ai fatti (come questo) di quel terribile periodo, non riesco a provare rispetto nei confronti di chi inneggia ancora al Fascismo o, peggio, è nostalgico di “quei tempi”. Vedere documentari o film del genere dovrebbe servire a scuotere le coscienze e a far riflettere. A me, che mi reputo umano, è sempre successo. Ad altri, purtroppo, disumanamente no.
(VOTO 8,5: Resistenza)

domenica 27 gennaio 2013

Mai più

È mostruoso realizzare che ciò che è accaduto 70 anni fa è accaduto per davvero. I Giorni della Memoria servono anche a questo: non farci dimenticare fin dove l'uomo si è potuto spingere e dove, ovviamente, potrebbe ancora spingersi. La bestialità dell'uomo, ne abbiamo avuto la prova, può non avere confini, limiti. Sta a noi, ogni giorno, fare in modo che ciò che di orribile e disumano è accaduto non accada mai più. Ricordarci sempre che ogni forma di discriminazione è assolutamente fuori da ogni logica umana, universale. Perché tutto ciò che è accaduto per colpa di bestie esaltate e senza umanità non accada mai più. 
E a chi nega certi crimini e a chi, senza averli mai vissuti, rimpiange certi periodi storici (anche specificatamente italiani): quando state da soli, nel silenzio, guardatevi allo specchio e in quel momento, almeno per qualche secondo, provate un po' di vergogna. Vi farà bene.