Better Call Saul (Stagione 6)

In questo lungo periodo di pausa-vacanze ho avuto modo di recuperare un bel po' di film e serie tv che avevo in elenco. Ma prima di darvi qualche consiglio su cosa vedere o evitare tra tutto quello che ho visto, non posso non buttar giù qualche riga sulla fine di una delle serie tv più belle e interessanti degli ultimi anni: "Better Call Saul". 

Non starò qui a dilungarmi su una classica recensione dell'intera serie che, per la cronaca, per essere davvero accurata e ben fatta avrebbe avuto bisogno di un bel rewatch. Sono qui però per celebrare questo nuovo capolavoro di Vince Gilligan, che in collaborazione con Peter Gould è riuscito contro ogni pronostico a raggiungere i livelli di "Breaking Bad", la serie tv cult da cui nasce questo straordinario spin-off.

Già: in "Better Call Saul" troviamo infatti l'evoluzione dell'avvocato Jimmy McGill, che nell'arco delle 6 stagioni diventerà il Saul Goodman visto e amato in "Breaking Bad". Si tratta quindi di una sorta di prequel del primo capolavoro di Gilligan, che col passare degli episodi e delle stagioni si avvicinerà fino a toccare BB. 

Ma a un novello spettatore, uno che non ha la più pallida idea di chi siano Walter White, Saul Goodman e compagnia bella, una domanda, a questo punto, potrebbe sorgere spontanea: alla luce di due serie fatte e finite, a questo punto sarebbe meglio partire da BCS, in maniera cronologica per quanto concerne gli eventi, o da BB, ovvero da una serie tv realizzata sì prima, ma che narra vicende di anni successivi a BCS? La mia risposta, da fan delle due serie, è semplice: cominciate comunque da "Breaking Bad". 

Penso, infatti, che chi non abbia già visto la serie tv con Walter White e Jesse Pinkman non possa apprezzare fino in fondo "Better Call Saul". Perché? Perché il primo Jimmy McGill va conosciuto sapendo già chi diventerà. Perché BCS è l'evoluzione di un uomo, un avvocato, che noi sappiamo come finirà, ed è questo che ci farà apprezzare fino in fondo ogni passaggio, ogni truffa, ogni incontro e ogni singola battuta di questa sua evoluzione. E poi, volete mettere l'attesa e l'emozione di veder avvicinarsi quel fatidico momento in cui due straordinarie serie tv si toccano? 

Quindi, ribadisco: non guardate questa serie tv se non avete già guardato "Breaking Bad". 

Ma torniamo al finale: Vince Gilligan e Peter Gould riescono a creare un episodio finale a dir poco perfetto. Nulla è lasciato al caso, e nulla è fuori posto. Tutto, così come in "Breaking Bad", alla fine della serie tv torna al proprio posto, tutto è come deve essere. E, se vogliamo, rispetto a "Breaking Bad" questo avviene ancor di più in "Better Call Saul", che in pratica va a chiudere alla perfezione non soltanto ciò che si era visto in queste 6 stagioni, ma anche quello che si era visto nelle 6 stagioni di BB. Il tutto, cosa non da poco, accompagnato da una regia impeccabile. Insomma, avete voglia di vedere come si gira una serie tv? Mettetevi comodi e fate partire questa serie. Per non parlare delle interpretazioni degli attori, sempre a livelli stratosferici: date un premio a Bob Odenkirk, Rhea Seehorn e Jonathan Banks. Ora. Subito. 

Io sulla storia di questa serie tv non voglio dire nulla. Come detto, è una storia che si può apprezzare soltanto se si arriva dalla visione dello straordinario mondo creato in "Breaking Bad": storie di vite che cambiano da un momento all'altro, e che in un attimo portano i protagonisti su strade che mai, mai avrebbero pensato di poter percorrere. 

Ecco, godiamoci questo percorso.
Io intanto sto ricominciando quello di Walter White e Jesse Pinkman... 
Non potevo farne a meno. 

Voto (da 1 a 5): 📺📺📺📺📺 - Non Conviene Chiamare Saul