Torniamo a parlare di Musica, e più precisamente di Videoclip Musicali. Stavolta però, in questo 5° Volume, non ne ricorderò tre, ma soltanto uno. Un videoclip, al contrario di quelli pubblicati finora, sicuramente non conosciuto dal grande pubblico, né così particolare da restare impresso nell'immaginario collettivo. Almeno non per gli altri.
Per me, invece, il videoclip di cui parlo in questo post oggi è sì storico, sì leggendario, sì segnante.
Era un pomeriggio di un 7 ottobre di qualche anno fa, credo il 1996 o 1997, e mentre ero lì in camera mia a guardare nel mio bel televisorino da 15" la puntata quotidiana di "Help" di Red Ronnie (quando il buon Red parlava ancora di cose serie), ecco che il conduttore a un certo punto fece più o meno così: "Oggi è il 7 ottobre, ed è l'anniversario della morte di Augusto Daolio. E noi vogliamo ricordarlo con questo video..."
Erano anni in cui (almeno per me) non esisteva internet, non esistevano gli smartphone né l'accessibilità a tutti i contenuti a cui possiamo accedere oggi. Io, già fan sfegatato del gruppo a colpi di musicassette Mixed by Erry, fino ad allora un videoclip dei Nomadi con Augusto Daolio non l'avevo mai visto. Avevo beccato soltanto qualche immagine di un concerto dal vivo sulle note di "Io vagabondo". Nulla più.
E allora eccomi a impugnare con mano tremante il telecomando del videoregistratore e... clic, via con i due tasti (sì, bisognava schiacciarne due vicini!) per far partire il REC e registrare il mio primo videoclip del mio gruppo preferito con il mitico Augusto Daolio:
Nei mesi e negli anni a seguire quel tratto di nastro della videocassetta lo consumai. Letteralmente. Anche perché in questo videoclip è presente anche un altro componente che poco prima di Augusto (e poco dopo aver girato questo Video) ci lasciò per colpa di un terribile incidente: il giovane bassista Dante Pergreffi.
Anche adesso, rivedendolo, provo una particolare, nostalgica emozione.
Tutto è cambiato, oggi. Un qualsiasi ragazzino si innamora di un cantante o un gruppo? Nessun problema, c'è internet.
Io, ragazzino innamorato dei Nomadi e di Augusto, quel 7 ottobre di molti anni fa provai però, credo, un'emozione che nessuna tecnologia potrà mai farmi riprovare o far provare ai ragazzi di oggi che si avvicinano alla musica. E mi sento fortunato.
Una cosa, però, non è cambiata e mai cambierà col passare del tempo: le tracce che un artista riesce a lasciare dietro di sé. E tra le tante tracce lasciate da Augusto Daolio, ce n'è anche una sicuramente più piccola delle altre, più piccola di tutte quelle che qualsiasi amante della musica, della pittura e della poesia non avrà difficoltà a cogliere. Quella piccola traccia è stata solcata proprio quel lontano 7 ottobre in quella camera da letto in cui un adolescente passava ore e ore davanti a un piccolo televisore di 15" pronto a catturare col suo videoregistratore sgangherato qualsiasi videoclip che pensava potesse emozionarlo. E quella traccia, lo dimostra questo post oggi, nel 2023, è indelebile. Come quelle che soltanto i grandi artisti sanno lasciare.
Ciao Augusto.
Quando Red Ronnie parlava di cose serie e un videoregistratore ci faceva volare. Io c'ero, e quella puntata me la ricordo!
RispondiEliminaCredo sia stata una delle pochissime volte in cui riuscii a vedere il volto di Augusto in tv!
Pensa che sono stata anche tra il pubblico del Roxy Bar una volta... Volevo vedere gli Articolo 31 ma non mi hanno mai chiamata per loro... In compenso ho visto Carmen Consoli e i Zap Mama.
Quanto avrei voluto essere tra quel pubblico anch'io!
EliminaComunque sì, quella pure per me fu una delle prime volte in cui vidi finalmente bene il volto del mitico Augusto ❤
Beh dai, con la Consoli non ti è andata male! I Zap Mama invece non me li ricordo proprio 😅
Delle Zap Mama (mi era partita una "i" involontaria nel commento precedente) potresti avere sicuramente sentito la canzone che faceva parte della colonna sonora di Mission Impossible 2, "Iko Iko"!
EliminaDal vivo sono qualcosa di eccezionale!
Sì, sono andato ad ascoltarla e non mi è nuova infatti!
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