Meravigliosi.
La vicenda delle Primarie del PD in Campania ha davvero dell’incredibile. Le vince un personaggio, Vincenzo De Luca, che se dovesse essere eletto... decadrebbe. De Luca, già decaduto dalla carica di Sindaco di Salerno, si è presentato alle Primarie (sì, davvero) con una bella condanna per Abuso d'Ufficio (in primo grado), e le ha vinte con poco più del 50%. Adesso ci si pone però il problema della decadenza per effetto della Legge Severino. Adesso.
Brunetta, preoccupato, teme un ritocchino alla Severino (alla Legge), un ritocchino ad personam (senti un po’ chi parla) che permetterebbe a De Luca di salvarsi dalla decadenza; già, non come il povero Silvio che invece è decaduto eccome, punito esemplarmente dai Giudici Rossi. A proposito: tra qualche giorno il buon Silvio sarà di nuovo libero di scorrazzare lungo le vie delle città in piena notte, e andrà a raccontare barzellette agli anziani soltanto quando vorrà lui. In campagna elettore; promesse varie su Pensioni e Sanità in allegato.
Ma tornando alla vera barzelletta: il PD. Vista la possibile espulsione di Cesare Battisti dal Brasile, fossi in Renzi proporrei la sua candidatura alle prossime Primarie del PD di dovegliepare; oh... De Luca, vincitore di quelle della Campania con una sola misera condanna per Abuso d'Ufficio, al confronto di Battisti è un pivellino. Con quel curriculum, l’ex Terrorista Rosso potrebbe anche ambire alle Primarie del PD del 2018.
A questo punto, effettivamente, mi auspico che si faccia al più presto qualcosa per la decadenza. Quella del Partito Democratico.
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