lunedì 16 novembre 2020

Kairo - Pulse (2001)

Basato sull'omonimo romanzo del regista, Kiyoshi Kurosawa, "Kairo - Pulse" è a mio parere un piccolo gioiello dell'Horror d'Oriente. Nonostante ci troviamo di fronte, infatti, a un film che un po' si discosta dal classico cinema dell'orrore asiatico, fatto di apparizioni improvvise e urla spettrali, il film riesce a inquietare parecchio, e a far sprofondare lo spettatore nel vuoto che pian piano avvolgerà la storia. Inoltre "Kairo" riesce ad anticipare, se vogliamo, quelli che poi saranno alcuni dei problemi di Internet. Il film è girato infatti nel 2001, e all'epoca la Rete era molto diversa da come la vediamo oggi. 
Ma innanzitutto, quel è la storia di Kairo? Forse non è così semplice da riassumere. Il film ha una narrazione non facile, e in alcuni momenti corriamo il rischio di trovarci proprio come i protagonisti del film: spaesati e di fronte a situazione difficili da spiegare. In breve, però, possiamo dire che tutto ha inizio dopo il suicido di un giovane informatico, che viene trovato morto nel suo appartamento. Cosa avrà mai spinto il giovane a farla finita? Seguono poi altre morti, che sembrano ricondurre a un misterioso e inquietante sito internet. Ma questo è soltanto l'inizio, perché ben presto la situazione precipiterà verso un baratro molto, molto profondo, e le storie di Michi e Kawashima ci accompagneranno proprio verso quel baratro.

Per tutto il film ci troviamo immersi in un'atmosfera grigia, cupa. La morte viene rappresentata in questo film in una maniera decisamente triste, ed è questo il punto di forza dell'opera di Kurosawa. Esistono davvero i fantasmi? La risposta potrebbe non piacerci.
Solitudine, difficoltà di comunicazione, senso di vuoto. Il tutto amplificato da una colonna sonora appena accennata, ma perfettamente adatta alle già citate e riuscitissime atmosfere dark. 
In tutto ciò, anche il finale va ad allinearsi alla perfezione con il senso profondo del film. Senso che si perde del tutto nel remake americano di qualche anno dopo.
(VOTO: 8 - Staccate la spina)


4 commenti:

  1. Non è il cinema horror che mi piace; odio infatti jumpscare e apparizioni spettrali.
    Conosco comunque di fama questo film!

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  2. Il cinema horror è difficilissimo, io pretendo molto e difficilmente rimango soddisfatto. Per questo non lo vedo. Per esempio detesto Dario Argento e le porte che scricchiolano.

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  3. La tua recensione, mi ha incuriosito.
    Saluti a presto.

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  4. @Riky: comunque in questo film di jumpscare non ce ne sono. Qualche apparizione sì... ma niente di agghiacciante! :D

    @Gus: hai perfettamente ragione. Io ne salvo pochi ormai. Lasciamo stare Dario Argento, che a parte i suoi inizi, il resto è davvero imbarazzante...

    @Cavaliere oscuro: è un film particolare, che come ho scritto ha una visione della morte davvero... particolare. Merita un'occhiata!

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