È da un po' di tempo che non mi concentro più sulle Serie TV. Me ne sto perdendo davvero tante in quest'ultimo periodo, ma un po' per il tempo, un po' per la stanchezza, preferisco di gran lunga, almeno per il momento, rilassarmi con un film, fatto e finito, invece di cominciare e poi seguire, con costanza (quella che mancherebbe), una Serie TV di una decina di episodi. Un buon compromesso è stata la Seconda Stagione di "Servant" (della Prima parlo qui), la Serie TV prodotta da M. Night Shyamalan di Apple Tv+. Episodi di mezz'ora circa (a volte anche meno), e una storia che, dopo la Prima Stagione, volevo proprio andare a vedere dove andasse a parare.
In questi nuovi 10 episodi ritroviamo la famiglia Turner orfana del piccolo Jericho. Ma la madre Dorothy, soprattutto lei, sembra non essersi per niente arresa all'idea di non avere più il suo bambino. Dov'è finita, quindi, la giovane baby-sitter Lianne? È lei, non c'è dubbio, la chiave del mistero, con alle spalle la sua inquietante famiglia che sembra appartenere a una misteriosa setta religiosa.
Il problema di questa Serie TV è che il brodo è allungato all'inverosimile, e l'idea di avere non soltanto una 3a Stagione, ma addirittura, da quello che ha lasciato intendere Shyamalan, di averne altre due/tre, forse perfino altre quattro, fa rabbrividire; e non per i contenuti. Le 2 Stagioni finora viste potevano tranquillamente concentrarsi in un'unica Stagione, senza neanche allungare i brevi episodi. Soprattutto in questa seconda parte, assistiamo a momenti di pura stasi, dove non succede praticamente nulla. Ecco, la forza e la debolezza di "Servant" sta tutta qui: "Sta per succedere qualcosa...". Che poi qualcosa succede, sia chiaro, ma niente di così stravolgente dal momento in cui abbiamo ormai scoperto certe cose, addirittura nei primi episodi della Prima Stagione.
Il mistero dunque avvolge la storia, in tutti i sensi. Molte cose non sono del tutto chiare, tra realtà, fantasia, suggestione e paranormale. E non che mi dispiaccia... ma prima o poi bisognerà pure arrivare al sodo.
Un'altra cosa che non mi convince è la solidità del soggetto. Insomma, vada per una volta, anche due... ma prima o poi questa gente dovrà fare i conti con chi vive fuori dalla loro casa. A maggior ragione quando la coppia di genitori è composta da una famosa giornalista televisiva e da uno chef altrettanto famoso e televisivo. E poi, ragazzi... per certe cose esistono i medici; sì, dove diavolo sono i medici?! E non stiamo parlando di banali raffreddori...
Il surrealismo di certe scene e, soprattutto, di certe situazioni, alla fine stanca. E stanca ancor di più dopo aver visto questa Seconda Stagione che, a livello narrativo, mi sento di poter dire che non ha aggiunto granché alla trama.
Ora: caro mio Shyamalan, tu di Stagioni di "Servant", continuando così, ne potrai produrre pure altre 15. Il problema sarà cercare di mantenere l'interesse vivo, perché il mio, dopo questi nuovi 10 episodi, è già con un piede nella fossa.
Di buono c'è sicuramente un'atmosfera davvero suggestiva, e degli attori all'altezza della situazione. Nonostante tutto, quindi, uno sguardo alla Terza Stagione lo darò sicuramente. In attesa che succeda davvero qualcosa, ovviamente...
(VOTO: 6- - Restiamo in attesa)
Senza innovazioni è destinato all'oblio.
RispondiEliminaE alla noia ;)
Elimina