venerdì 21 febbraio 2025

Squid Game (Stagione 2)

Nel post dedicato alla prima stagione (ne parlo qui) avevo già espresso il timore che quella, appunto, fosse soltanto la prima e non l'unica stagione di quella che sarebbe potuta diventare una gran bella Miniserie fatta e finita. E infatti...
Su Netflix è arrivata da un po' la seconda stagione di "Squid Game", che sfrutta il finale mezzo aperto della prima e lo sviluppa, facendoci comunque sapere che no, non sarà finita neanche stavolta, e che la terza e ultima (sia ringraziato il cielo) parte arriverà fra qualche mese. 
Eppure questa prima parte di quella che mi dà l'impressione di essere un'unica, grande ultima stagione divisa in due parti, non parte per niente male. Ritroviamo infatti il nostro Seong Gi-hun che, dopo esser riuscito a scamparla nella prima stagione, rivelandosi il vincitore (milionario) dei giochi, non molla e vuole vederci chiaro, per evitare, magari, che altri poveri disperati possano finire sull'isola e tornare a giocare. 
E morire.

Sì, un inizio niente male: nei primi tre episodi la serie prende una piega diversa rispetto a quella che conosciamo, e intriga proprio per questo. La questione sembra virare verso una strada disseminata di thriller e tensione (vedi immagine sopra), ma quando cominciamo a farci la bocca buona, ecco che arriva il quarto episodio a rendere quella strada liscia come, ahimè, ci aspettavamo. Tutto torna nel già visto, tanto da risultare quasi banale. Anche i nuovi personaggi, irritanti come raramente accade, alla fine si potrebbero vedere come delle brutte copie dei personaggi già visti nella prima. Non solo: persino i nuovi giochi, a parte l'Un, due, tre... stella! (squadra vincente non si cambia) che già conosciamo e che a me ha comunque annoiato, risultano essere decisamente più fiacchi, quasi buttati lì per far andare avanti una storia che, alla fine, già conosciamo perché già abbiamo visto. E ancora: personaggi, come il rapper Thanos, non solo risultano, come detto, irritanti e fastidiosi, ma anche esagerati, cartooneschi, dunque ancor meno credibili di quelli che la storia, per forza di cose, deve presentarci per andare avanti.

Ma non è tutto: durante l'episodio finale assistiamo a mio parere al crollo completo di questa mezza stagione, perché, come già accennato, non riesco a vederla come stagione intera. Senza fare spoiler, si assiste a un piano senza capo né coda, che uno spettatore con un minimo di senso critico non riuscirebbe a dargli un senso neanche se fosse pagato con i soldi nel mega-porcellino di plexiglass. Situazioni poco credibili, tra l'altro, che in questa nuova stagione sono molto, molto più marcate rispetto alla prima, e si fa una certa fatica a farsele passare per accettabili.

Tutto da buttare, quindi? Quasi. Tolti i primi episodi, voglio vedere tutto il resto come una sorta di preparazione a quello che sarà il vero sviluppo e, per fortuna, finale. Uno sviluppo che, sia chiaro, dopo l'episodio finale di questa seconda stagione faccio davvero fatica a immaginare con un minimo di credibilità e coerenza.
VOTO (da 1 a 5):  📺📺 - Un, Due, Tre... Basta!

4 commenti:

  1. Deludentissimo. Peccato. Del resto è sempre complicato mantenere alto il livello quando parti con ottimi risultati. Penso solo a La casa di carta e come sia sbragata indecorosamente dopo tre serie di altissimo livello.. succede..

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    1. Come al solito serie che sono state pensate per essere delle miniserie, dopo il successo ne approfittano e cominciano ad allungare i brodi laddove ci sarebbe poco o nulla da allungare. Sì, un gran peccato.
      Su "La casa di carta" a dire il vero a me non è piaciuta neanche la prima stagione: troppo, troppo inverosimile. Sospensione dell'incredulità a pioggia, proprio...

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  2. Molto più violenta della prima stagione secondo me, forse per distrarre da quello che è un seguito chiaramente forzato per portare avanti la politica di Netflix, cioè sfruttare fino all'osso, allo sfinimento.
    Tutto sommato però guarderò anche il finale, che comunque sarebbe stata una stagione completa, ma la ENNE ROSSA, lo fa...

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  3. Quello che c'era da dire era stato già detto. Ora resta lo sfruttamento commerciale e l'accanimento del pubblico su dettagli irrilevanti: quali sono i nuovi giochi, i nuovi personaggi introdotti eccetera. Ma anche le dinamiche tra i personaggi e le loro storie erano riuscite molto meglio nella prima stagione.

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