Partiamo subito da una delle cose più importanti: parlavo nel post dedicato al film di Scorsese della grande prova di Lily Gladstone e della sua meritatissima Nomination, ma, come accennato appunto in quel post, per me l'Oscar come miglior attrice protagonista dovrebbe andare a Emma Stone tutta la vita. Certo, il ruolo di "Povere Creature!" è esagerato, sopra le righe, e quindi forse paradossalmente più semplice rispetto a quello di un personaggio molto più pacato e sofferto come quello della Gladstone. Ma tant'è: per me dovrebbe vincere la Stone. Poi, dovesse andare a Lily, tanto di cappello e niente da obiettare.
Ma passiamo al film di Yorgos Lanthimos: finalmente per l'occasione sono tornato al Cinema, e mi sono divertito davvero un sacco. Io adoro Lanthimos, e anche stavolta non mi ha deluso. Tratto dall'omonimo libro di Alasdair Gray, la storia, folle, esagerata, ci parla della giovane e morta Bella Baxter, riportata in vita da uno scienziato pazzo e geniale (come sempre un grande Willem Dafoe). Ben presto però la giovane Bella, promessa sposa di uno studente dello scienziato pazzo, proverà nuove emozioni e nuove esperienze grazie a un avvocato donnaiolo e senza scrupoli (ottimo nel ruolo Mark Ruffalo) che proverà a portarla via, lontano dal suo scienziato, dal suo promesso sposo e dai tanti animali ibridi che scorrazzano in giardino...
Un film dunque nello stile del regista greco, particolare e originale nella messa in scena e nella regia: bianco e nero, grandangoli, fisheye. Ce n'è per tutti. Straordinarie le scenografie e i costumi, con cieli colorati, città fantastiche e surreali (meravigliosa Lisbona), per non parlare poi dei personaggi (e degli animali) già accennati.
Tutto è ovviamente sopra le righe, ma allo stesso tempo credibile nel contesto.
E a proposito di contesti: in un panorama cinematografico ormai alla deriva per quanto riguarda storie, soggetti, sceneggiature, l'ultima opera di Lanthimos ci regala qualcosa da ricordare, e non da guardare e basta. Certo, forse scade un po' nei minuti finali, ma il tutto risulta comunque divertente e conclusivo, senza i soliti finali cervellotici (leggasi: paraculi) che, ammettiamolo pure, non appena finisce il film ci costringono a cercare su Google sempre le stesse, dannate parole: significato del finale del film X o Y.
Per concludere: non credo che l'Academy oserà così tanto nel premiare come miglior film un'opera del genere (ma sono sicuro che di statuette comunque ne porterà a casa qualcuna), ma per quanto mi riguarda "Povere Creature!" se la gioca col film di Nolan.
VOTO (da 1 a 5): 🍿🍿🍿🍿🍿 - Benedette Povere Creature
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