A me fa pena. Sempre più solo, oramai non riesce nemmeno più a mentire in maniera semiconvincente a se stesso e agli italiani. La mattina silura Monti; la sera stessa lo nomina come possibile nuovo premier in caso di candidatura. Si chiederebbe, in casi come questi, l'aiuto di qualcuno, qualcuno che possa in qualche maniera conciliare il povero Silvio a se stesso (e si spera mai più agli italiani). Dopo i cedimenti fisici sempre più evidenti, ormai siamo a quelli interiori, devastanti. Autoelettosi leader di un Partito Moderato dai contorni nebbiosi, resta ancorato soltanto a questo, come un bimbo al suo giocattolo preferito, isolato dai centristi e persino dai leghisti. Ci si comincia a chiedere, se alle prossime elezioni dovesse scendere in campo (e chi lo sa?), con chi possa correre per trovarsi nella Maggioranza: PD, Grillini, Sinistra, UDC, Centristi, Lega di certo no. E allora? Chi rimane per il povero Silvio? I suoi scagnozzi. E a cosa punta, dunque, il Cavaliere?
I misteri che avvolgono il pensiero e le strategie di quest'uomo sono allo stesso tempo inquietanti e divertenti. Intanto, godiamoci tutte le sue prossime uscite e le successive bacchettate di tutta Europa e mezzo Mondo. Ci sarà da divertirsi...
O no?
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