Visto che ne stanno parlando tutti, e quasi tutti bene, non potevo non dare un'occhiata a questa Miniserie (sì!) di soli quattro episodi (oro per i miei stanchi occhi, musica per le mie vecchie orecchie). Sto ovviamente parlando di "Adolescence", disponibile su Netflix, che ci porta dritti in Inghilterra dove assisteremo al dramma di una famiglia che, da un momento all'altro, si ritroverà catapultata in un vero e proprio incubo. Il caso è quello dell'omicidio di una ragazzina di cui è accusato un compagno di scuola, il tredicenne Jamie. Ecco quindi che nella serie si esploreranno diversi aspetti inquietanti dell'adolescenza di oggi, dal bullismo alla sua subdola e devastante variante cyber...
Ogni episodio è girato in un unico piano sequenza, che rende la visione ancor più interessante. Si apprezzerà dunque particolarmente la bravura non solo di chi dirige, ma anche e soprattutto degli attori chiamati in causa: davvero bravissimi.
La serie è stata definita da molti "sconvolgente". Per me non è così, ma io non faccio testo. È certo però una storia che scuote e fa riflettere. Molto. Ancor di più per chi è alle prese o, come me, lo sarà tra qualche anno, con ragazzi adolescenti. Fin dove può arrivare il controllo, la protezione di un genitore? Oggi è difficile rispondere a una domanda del genere, se non del tutto impossibile. E - e qui arriva la mia umile svalutazione dell'opera per quanto riguarda l'impatto "sconvolgente" - non ci voleva certo "Adolescence" per farcelo capire; per farci spaventare.
Una storia, quella di questa miniserie, che sì, non ci lascia indifferenti, che ci ripropone domande scomode che, in tutta sincerità, per quanto mi riguarda mi ero già posto con preoccupazione, e ne aggiunge qualche altra (non avevo idea di cosa significasse "incel"), sempre preoccupante.
Senza star qui a riempire il web dell'ennesima analisi psicologica o pedagogica al riguardo (anche perché, al contrario di qualche critico e blogger sono ben conscio di non esserne in grado, e i copia e incolla non mi sono mai piaciuti), sento soltanto di consigliare vivamente quest'opera sia per i contenuti che per la messa in scena, entrambi buonissimi. E a fine visione (ottimo, davvero ottimo il finale), questo è un altro consiglio, quell'analisi provate a farvela da soli.
VOTO (da 1 a 5): 📺📺📺📺 - Anni Difficili
Avevo già sentito parlare di questa mini serie e il tuo post mi ha definitivamente convinto. Ma è un'impressione mia o ultimamente le serie tv sono in larga parte "mini" rispetto a quelle cel passato che duravano più stagioni e andavano avanti per anni?
RispondiEliminaSì, le miniserie sono decisamente di più rispetto al passato, e ti dirò: lo apprezzo tantissimo. Mi sono davvero stancato delle serie lunghe che, da un momento all'altro, in base al successo o meno, vengono cancellate senza dare a chi le segue uno straccio di finale...
EliminaHo visto due episodi, la serie mi interessa, nonostante molte scene irritanti. Del resto, irritanti (e inquietanti) come la società che è rappresentata, che è una società allo sbando a partire dalla scuola, con il poliziotto protagonista che si chiede se l'istituto scolastico serva per insegnare qualcosa o sia solo un recinto per tenere i ragazzini rinchiusi.
RispondiEliminaNon vedo incredibili anticipazioni su problemi sconosciuti, tuttavia sono faccende di cui si dovrebbe parlare di più. A cominciare dell'eccessiva e invadente presenza di internet nelle vite dei ragazzi.
Il problema di internet, dei social in particolare nelle vite dei ragazzi è un problema davvero grosso, e sarà sempre peggio. Io sinceramente sono molto preoccupato per la società dei prossimi anni, tra vite social a tutti i costi, e AI sempre più invadenti, la vedo abbastanza nera...
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