
La mia curiosità, quindi, è cresciuta notevolmente.
Il film è divertente, con una bravissima Paola Cortellesi (che adoro) e un incredibile Raoul Bova, quasi credibile, appunto, in un ruolo da attore. La presenza di Rocco Papaleo e il divertente cameo di Fausto Leali aggiungono valore al film.
La storia (la regia è di Massimiliano Bruno, mentre il soggetto è di Fausto Brizzi) non ci regala alcuna novità, cadendo ripetutamente in cliché come la trasformazione ricco/povero, intolleranza/tolleranza, vendetta/perdono. Ma è pur sempre una commedia, e come tale si lascia guardare con ritmo e divertimento, con qualche ottima battuta e, ripeto, una bravissima Cortellesi nel ruolo di una ricca snob che dovrà fare i conti con un cambiamento che la porterà sulla via della perdizione (vero don Scandalo?).
La storia (la regia è di Massimiliano Bruno, mentre il soggetto è di Fausto Brizzi) non ci regala alcuna novità, cadendo ripetutamente in cliché come la trasformazione ricco/povero, intolleranza/tolleranza, vendetta/perdono. Ma è pur sempre una commedia, e come tale si lascia guardare con ritmo e divertimento, con qualche ottima battuta e, ripeto, una bravissima Cortellesi nel ruolo di una ricca snob che dovrà fare i conti con un cambiamento che la porterà sulla via della perdizione (vero don Scandalo?).
Insomma, i buoni sentimenti vincono sempre, ma la godibilità della commedia c'è tutta, e allora, se c'è proprio da giudicare... che sia un giudizio positivo.
Un ultimo commento alla piccola storia paesana riguardante don Scandalo: mi chiedo spesso come facciano alcuni uomini di chiesa (e gli adepti che li seguono a ruota) a vivere nel loro estremo perbenismo, chiuso, ignorante, anacronistico. Un perbenismo che spesso sfocia chiaramente nel ridicolo. Ma alla fine... contenti loro, contenti tutti. Nessuno li può giudicare. O forse - per loro - qualcuno sì...
VOTO (da 1 a 5): 🍿🍿🍿 - Giudicabile... positivamente
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