Sì, ha rivinto il Napoli, e no, non sono passati 33 anni dall'ultimo trionfo. Ne sono passati appena 2 da quando la mia squadra del cuore ha alzato al cielo la Coppa dello Scudetto (qui il post), e stavolta è stata decisamente più dura, decisamente più sofferta e, bisogna dirlo, decisamente meno spettacolare, sia nel gioco che nella resa finale. Ma uno Scudetto giocato punto su punto, arrivato all'ultima giornata mentre in contemporanea si giocava l'altra partita decisiva, è di sicuro uno Scudetto più intenso, più appassionato. Ho vissuto l'ultima settimana di attesa, o meglio, gli ultimi 5 giorni (si è giocato di venerdì) con l'ansia a mille. Per fortuna gli impegni lavorativi sono stati parecchi, e allora riuscivo anche a pensare ad altro. Ma poi, quando venerdì ho chiuso con il lavoro e sono tornato a casa... beh, ragazzi, le sensazioni di quell'attesa le può capire soltanto chi di calcio è appassionato come me.
Questo post, così come quello di 2 anni fa, ho deciso di dividerlo in mini-capitoli per dire la mia su questa epica impresa e mettere qualche puntino sulle i riguardo alcuni aspetti non proprio chiarissimi a tutti, soprattutto a una parte (la maggioranza) di stampa che dovrebbe essere imparziale, ma che poi, di fatto, non lo è, non lo è mai stata e mai lo sarà.
E partiamo proprio da uno di questi...